Economia

Stipendi, nella classifica delle province dove si guadagna meglio Milano le batte tutte

Secondo il Geography Index dell'Osservatorio JobPricing il capoluogo lombardo batte le altre città italiane e si guadagna il primo posto tra le province dove si guadagna meglio. Si registra un dislivello generale tra Nord e Sud e, secondo gli esperti, il reddito di cittadinanza potrebbe aggravare la spaccatura

Stipendi, nella classifica delle province dove si guadagna meglio Milano le batte tutte

Esistono luoghi, in Italia, dove lavorare conviene di più, perché le buste paga sono più alte. E Milano si conferma la città ideale in questo senso. Perché, secondo gli studi del Geography Index dell'Osservatorio JobPricing, pur essendo il Paese in una situazione di sostanziale stagnazione degli stipendi dei lavoratori dipendenti nel settore privato, il capoluogo lombardo si conferma per distanza il posto dove si guadagna meglio. Secondo quanto riportato da Repubblica, infatti, la retribuzione annua lorda (RAL), osservata attraverso il calcolatore di JobPricing, è poco sopra 34mila euro. Un valore che rappresenta stacca di circa 2.000 euro la seconda provincia classificata, Monza Brianza.

La classifica per città

Subito dopo, quest'anno, arriva Bolzano, che riesce a scalare quattro posizioni e si colloca al terzo posto complessivo. Genova registra la retrocessione più significativa, perdentro tre posti e uscendo dal podio. Nel complesso, i crolli maggiori hanno riguardato la Sardegna, con Cagliari e Sassari (che persono 13 e 10 posti). Tentano la scalata, invece, Verbano-Cusio-Ossola, Macerata e Matera, che segnano un balzo di 12 posizioni.

Il podio delle regioni migliori

Per quanto riguarda le regioni, la Lombardia, con quasi 37mila euro di RAL, resta, quindi, la regione con le retribuzioni più alte. Al secondo e terzo posto, Trentino ed Emilia-Romagna (che, rispetto all'anno precedente, perde un punto e si prende il bronzo), con entrambi i territori collocati intorno ai 30.500 euro lordi l'anno. Scendono, invece, le regioni centro-meridionali, anche se l'indagine tiene conto di un diverso costo della vita.

L'area meridionale

Al Sud, infatti, la RAL cala a meno di 26mila euro, registrando un dislivello di quasi 5mila euro in meno rispetto alle regioni Settentrionali. Un Paese spaccato in due, di fatto. Otto regioni al Nord, con la Lombardia in testa, secondo gli studi, trainerebbero gli stipendi verso l'alto, mentre le altre 12 regioni (dalla Toscana in giù, con eccezione del Friuli Venezia Giulia) si collocherebbero sotto la media.

L'egemonia del capoluogo

Tra gli elementi analizzati dagli esperti, è emersa, in generale, la diffusa egemonia del capoluogo all'interno della propria regione, vista come città capace di attivare il miglior mercato del lavoro e offrire, quindi, le retribuzioni migliori. Ma la regola non è vera ovunque. In sei casi, infatti, non è la provincia capoluogo quella dove si guadagna meglio. Bolzano batte Trento, Pesaro-Urbino offre pagamenti migliori di Ancona, così come Terni paragonata a Perugia e Matera con Potenza. In Veneto, Verona batte sensibilmente Venezia, che rappresenta, tra l'altro, l'ultima della sua regione, con una RAL media inferiore a 29mila euro, il 2,6% sotto la media veneta.

Il dubbio sul reddito di cittadinanza

Secondo Alessandro Fiorelli, amministratore delegato di JobPricing ed esperto del mercato del lavoro, il quadro rischia di essere cristallizzato anche dalle misure proposte dal governo giallo-verde: "Viene da chiedersi, in effetti, se misure di politica economica incentrate sull'assitenza piuttosto che sullo sviluppo, quale il reddito di cittadnanza, possano migliorare questa situazione o piuttosto non siano destinate ad aggravarla: un rischio, mi pare, che non andrebbe sottovalutato".

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