Economia

La stretta all'evasione: nel mirino anche colf e badanti

Tra le misure del Governo per combattere l'evasione anche quelle che riguardano il lavoro di colf e badanti: allo studio vari meccanismi per contrastare il lavoro nero

La stretta all'evasione: nel mirino anche colf e badanti

La Manovra 2020 sta prendendo forma. Ma il Governo ha dovuto abbandonare l'Idea dell'aumento dell'Iva per chi paga in contanti e ha pensato di ricorrere al piano B. Oltre agli sgravi in base al reddito e alle detrazioni solo per chi paga col bancomat, nella Nota di aggiornamento del Def, sono indicate alcune misure specifiche per contrastare l'evasione fiscale in alcuni settori, come il lavoro in nero, per esempio di colf e badanti.

Così, nel mirino dell'esecutivo, con la stretta all'evasione, finiscono anche quei lavori che spesso vengono regolati in nero. Si stima, per esempio, che tra le colf e le badanti ci sia ancora una vasta area di lavoro sommerso, collegato anche all'indennità di disoccupazione dell'Inps. Si pensa, cioè, che le badanti preferiscano farsi pagare in nero, per continuare a percepire i soldi legati allo stato di disoccupazione, dati dall'Inps.

Per contrastare il fenomeno, si stanno studiando diversi meccanismi, uno dei quali potrebbe essere quello di rendere i datori di lavoro dei sostituti di imposta e pagare, così, oltre ai contributi, anche l'Irpef a colf e badanti.

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