Quando si parla di Superbonus al 110% entrano in gioco numeri in grado di spostare l'economia di un Paese come l'Italia. A rendere tutto ancora più chiaro è il quadro tratteggiato ieri dal consuntivo divulgato da Enea, l'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile. Al 30 aprile il totale delle detrazioni previste a fine lavori raggiunge i 30,2 miliardi. A quella data, il numero di asseverazioni, ovvero i documenti che certificano la conformità degli interventi alla normativa, ha raggiunto quota 155.543 e il totale degli investimenti già ammessi a detrazione è arrivato a 27,4 miliardi. Numeri elevati, forse più ampi di quanto ci si potesse aspettare quando la misura è stata introdotta nel maggio del 2020. Ma evidentemente non graditi a Palazzo Chigi. Nonostante la proroga contenuta nel Decreto legge aiuti per le villette unifamiliari, infatti, il Superbonus non è mai piaciuto al premier Mario Draghi che non ha mancato di criticarlo in più occasioni, da ultimo nei giorni scorsi a Strasburgo, quando ha sostenuto che l'incentivo abbia portato a più che triplicare il costo dell'efficientamento energetico Una presa di posizione che ha causato non pochi fastidi nel Movimento 5 Stelle. E più di qualche perplessità anche dalle parti di Forza Italia, che numeri alla mano considera il Superbonus un contributo alla tenuta del Paese. Andando più a fondo dei dati di Enea, infatti, emerge che il totale degli investimenti per lavori conclusi e ammessi a detrazione è pari a 19,2 miliardi di euro (che equivale al 69,9% dei lavori realizzati), con detrazioni maturate per lavori conclusi a quota 21,1 miliardi. L'incentivo ha toccato sia gli edifici unifamiliari (che hanno rappresentato 81.973 delle asseverazioni depositate) per un totale di investimenti ammessi a detrazione di 9,2 miliardi, sia gli edifici condominiali: con 24.263 richieste depositate e un totale di investimenti ammessi che ammonta a 13,4 miliardi euro. Per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti, invece, sono state depositate 49.303 asseverazioni, con investimenti ammessi a detrazioni pari a 4,8 miliardi. Le dichiarazioni di Draghi sul Superbonus hanno punto sul vivo anche Ance, l'Associazione nazionale costruttori edili, che ha chiesto al governo un chiarimento per evitare contraccolpi economici. «Cittadini e imprese sono preoccupati per questo clima di incertezza che regna intorno al Superbonus e che rischia di bloccare migliaia di lavori già partiti o in procinto di partire, creare enormi contenziosi e di far fallire centinaia di operatori» è stata la denuncia di Gabriele Buia, presidente dell'associazione dei costruttori.
«Non è possibile rimettere continuamente in discussione norme già in vigore: ci dicano una volta per tutte cosa si intende fare di questa misura, secondo cui i dati forniti finora dall'Agenzia delle Entrate dimostrano, peraltro, che la gran parte delle irregolarità riscontrate in questi mesi riguarda altri bonus meno regolamentati e per i quali fino a poco tempo fa non erano richiesti neanche dei prezzari di riferimento a differenza del Superbonus 110».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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