Un rinvio e una piccola apertura. All'indomani della manifestazione degli imprenditori a Torino, il ministro dei trasporti Danilo Toninelli annuncia una lettera congiunta con l'omologa francese Elisabeth Borne.
"La Francia condivide il nostro metodo e l'opportunità di una analisi costi-benefici approfondita e finalmente obiettiva sul Tav Torino-Lione", è la premessa. Poi la notizia: "Abbiamo chiesto congiuntamente a Telt, il soggetto attuatore, di pubblicare oltre la fine del 2018 i bandi dapprima attesi a dicembre". Tradotto: si sbloccano i bandi per l'assegnazione dei fondi già previsti dall'Unione Europea, anche se i due miliardi di euro già stanziati per l'opera saranno messi a gara non prima dell'anno nuovo. Il calendario originale prevedeva l'emanazione dei bandi entro fine 2018.
Resta da capire se ci sarà la volontà politica di ricevere quegli investimenti, ovvero se alla fine la Tav si farà o meno. Su questo punto, ecco l'apertura del ministro pentastellato: "Nessun pregiudizio sull'opera, ma solo l'obiettivo di fare quanto mai fatto prima: usare bene i soldi di tutti i cittadini italiani", conclude Toninelli. Ma una parola definitiva è ancora lontana.
L’annuncio arriva alla vigilia dell’incontro, in programma domani 5 dicembre, tra il premier Conte, il vice premier Luigi Di Maio, lo stesso Toninelli e gli
industriali di Torino che si sono schierati a favore della Tav.Sabato prossimo, invece, sempre a Torino è convocata una manifestazione dei No Tav, con l'obiettivo di ribadire la contrarietà all’opera "senza 'se' e senza 'ma'".
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