Tavares (Peugeot) torna a stuzzicare Fca

L'ad riparla di nozze, senza citare il Lingotto. E prepara lo sbarco in Usa

Pierluigi Bonora

Carlos Tavares torna sulla disponibilità di Groupe Psa ad affrontare operazioni straordinarie. E il mercato punta nuovamente l'attenzione su Fca, tempo fa citata come possibile partner dallo stesso ad dell'azienda francese. Ieri in Borsa il titolo del Lingotto, dopo un rialzo fino a 13,89 euro, ha poi chiuso con un -0,8% a 13,73 euro. Tavares, in occasione dell'assemblea degli azionisti, questa volta non ha fatto nomi, limitandosi a ribadire la volontà di «cogliere delle opportunità, come si è fatto con Opel». Il top manager ha precisato anche che la grandezza del potenziale alleato «non è un fattore importante», rispetto invece al fattore efficienza.

Gli analisti, intanto, hanno ricominciato a fare qualche calcolo prendendo Fca come possibile nuovo partner dei francesi. I due gruppi, insieme, arriverebbero a una produzione di 8,5 milioni di veicoli (il colosso Volkswagen ne sforna circa 10 milioni). Non sono pochi gli indizi che portano a Fca, vista l'intenzione di Groupe Psa di insediarsi stabilmente con il marchio Peugeot in Nord America. «Siano consapevoli - ha commentati l'ad - che quello Usa è un mercato competitivo, ecco perché ci muoveremo con prudenza; non vogliamo partire con troppe aspettative e investimenti, per poi cambiare corso. Abbiamo costituito una piccola equipe di persone ad Atlanta per preparare il ritorno di Peugeot negli Stati Uniti».

Tavares ha spiegato che per quanto riguarda le forniture, il gruppo farà affidamento sui suoi impianti in Europa e Cina, mercato nel quale Fca cerca il rilancio. «Stiamo seguendo l'evoluzione della questione delle tariffe doganali che gli Usa imporranno sulle importazioni di auto nel Paese - ha aggiunto Tavares - e quindi valuteremo di conseguenza».

Per quanto riguarda le vendite, l'ad ha specificato che Psa non intende puntare su una grande rete di concessionarie (che però potrebbe essere garantita da Fca Us, ndr), ma farà affidamento sulla notorietà del marchio e sulle vendite online che permettono di limitare gli investimenti necessari.

Nelle scorse settimane i due gruppi erano stati accostati al progetto di un super piattaforma comune in Europa.

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