Telecom annette TiMedia che dice addio alla Borsa

Il gruppo lancia un'offerta a sconto del 34% per la società delle torri. In Brasile primo ok dell'Antitrust a Telefonica-Gvt

Telecom annette TiMedia  che dice addio alla Borsa

Ti Media sparisce dal listino di Piazza Affari. Ieri il cda di Telecom, riunito per i conti annuali, ha approvato la fusione per incorporazione della società delle torri. Il concambio è a forte sconto: il 34% rispetto ai corsi attuali. Sono previste, infatti, 0,66 azioni Telecom ogni azione Ti Media e 0,47 azioni per le risparmio. Gli azionisti saranno spinti verso il recesso previsto a 1,055 euro per le ordinarie, in linea con i corsi attuali, ed 0,6032 per le risparmio.

La scelta era nell'aria da quando Ti Media aveva provato a vendere la controllata Persidera (sua al 70%, mentre il 30% è del gruppo L'Espresso) senza offerte interessanti. Da qui la decisione di far rientrare il business nel perimetro di Telecom anche perché il controllo delle basse frequenze vale di più per una Telco piuttosto che per un broadcaster.

Ti Media, nata nel 2003 dallo scorporo di Seat, venduta con le attività degli annuari a un fondo, doveva essere la tv di Telecom grazie all'ex Telemontecarlo, diventata La7 e a Mtv. Le continue perdite hanno consigliato a Telecom la vendita di La7, nel 2013, a Urbano Cairo, mentre in Ti Media erano rimaste torri e frequenze televisive, attività fuse con quelle del gruppo L'Espresso dando vita a Persidera, che detiene 5 multiplex tv come Ei Towers e Raiway, entrambe quotate. Telecom, invece, toglie le torri tv da Piazza Affari mentre porterà in quotazione quelle di tlc di Tim, senza sinergie con Persidera.

Intanto, sul fronte internazionale, si sta avviando la fusione tra Telefonica e Gvt in Brasile. Il Cade infatti, l'Antitrust brasiliano, ha raggiunto con le due società un accordo preliminare per consentire la fusione «adottando però misure per assicurare disponibilità, qualità e concorrenza dei prezzi nei mercati della telefonia fissa, della banda larga e della pay-tv». In settembre Telefonica aveva battuto Telecom in Italia per aggiudicarsi, in Brasile, l'operatore a banda larga Gvt, di proprietà dei francesi di Vivendi, per 7,2 miliardi. Quando l'operazione sarà completata, Vivendi entrerà in pieno possesso della quota dell'8% di Telecom, ceduta da Telefonica nell'accordo globale per Gvt. Sul fronte brasiliano, secondo le ormai sempre ricorrenti voci, dopo il via libera dell'acquisizione, Telefonica potrebbe presentare un'offerta d'acquisto congiunta con Oi e America Movil e spezzettare gli asset di Tim Brasil, la controllata brasiliana che Telecom vuole preservare. L'ad Marco Patuano, presenterà oggi a Londra i conti 2014 e il piano triennale, che prevede un aumento degli investimenti in Italia per la banda ultralarga da 4 a 5 miliardi e il lancio, in aprile, della partnership con Sky.

Il consensus degli analisti prevede ricavi a 21,5 miliardi, -7,9% rispetto all'anno precedente, e un debito a 26,4 miliardi. Quanto a Ti Media, rosso ridotto a 5,3 milioni con ricavi a 70 milioni e debito a 269 milioni.

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