Economia

Telecom al bivio spagnolo

Telefonica a un passo dal rilancio su Telco. E oggi Air France decide su Alitalia

La sede di Telecom in piazza Affari a Milano
La sede di Telecom in piazza Affari a Milano

Telecom Italia, Finmeccanica, Alitalia: tre società nell'occhio del ciclone, che stanno per affrontare una settimana cruciale per i loro destini, e di conseguenza per il sistema Paese. Basti pensare che complessivamente danno lavoro a circa 100mila persone solo in Italia.
Telecom, il rebus del debito
Si avvicina il riassetto di Telecom. Telefonica potrebbe confezionare a breve un'offerta per rilevare da Mediobanca, Generali e Intesa Sanpaolo una quota prossima al 70% della holding Telco, il cui patto scade sabato 28 settembre. Telecom necessita di energie anche per tenere a bada 28,8 miliardi di debiti a fine giugno. Il passaggio di controllo a Telefonica aprirebbe però un problema Antitrust in Brasile, dove Telecom dovrebbe rinunciare alla redditizia Tim Brasil. Il presidente Franco Bernabè lavora quindi per portare in cda un piano alternativo che vedrebbe la trasformazione in società delle attuali divisioni Telecom (comprese le infrastutture di trasmissione e il customer care) anche in vista di possibili cessioni. Prosegue poi il tentativo di trovare una sponda nella Cassa depositi. L'ex monopolista ha chiuso il primo semestre con 13,7 miliardi di fatturato e ha in Italia 48mila dipendenti, 12mila dei quali - secondo indiscrezioni - potrebbero essere a rischio esubero con l'arrivo di Telefonica.
Finmeccanica al test cessioni
Dopo il declassamento a «junk», spazzatura, da parte di Moody's la controllata del Tesoro ha reagito accelerando il dossier cessioni, che riguarda Ansaldo Energia, Breda e Sts. E sulle prospettive delle tre controllate i vertici di Finmeccanica avranno oggi un incontro con i sindacati di settore. Il vice ministro all'Economia, Stefano Fassina, punta su Cdp per un'offerta sul capitale delle tre società: «Noi vogliamo una soluzione che, attraverso la Cdp, consenta alle tre Ansaldo unite di poter rimanere in modo molto trasparente e fermo nel controllo italiano, con la ricerca di partner industriali disponibili». In particolare per quanto riguarda Ansaldo Energia, la Cdp potrebbe entrare subito in gioco, da sola o in tandem con i coreani del gruppo Doosan, che però sono interessati al controllo. La situazione è più complessa per Breda, perchè Cdp per statuto non può investire in società in perdita, mentre Ansaldo Sts interessa al colosso General Electric.
Finmeccanica nel primo semestre 2013 ha realizzato ricavi per 8 miliardi e ha 67mila dipendenti, di cui circa 42mila in Italia.
Alitalia cerca la rotta
Air France-Klm, che oggi esaminerà il dossier Alitalia in consiglio, sarebbe pronta a salire al 50% della compagnia italiana, ma solo a «condizioni molto dure», come le ha definite il quotidiano francese La Tribune. I francesi non intendono infatti accollarsi il debito di Alitalia, chiedono che la ristrutturazione industriale venga finanziata prima di un'eventuale operazione e vorrebbero poter disporre di una maggiore influenza nella gestione della compagnia. Intanto Etihad, che potrebbe aiutare Parigi entrando con una quota di minoranza, resta alla finestra, anche se il mese scorso ci sarebbero stati due incontri tra l'ad di Alitalia Gabriele Del Torchio e i vertici della compagnia del Golfo, che ha già una partnership sia con Alitalia che con Air France. E giovedì 26 è in programma il cda di Alitalia che approverà la semestrale- attesa di nuovo in rosso - e farà un primo punto sul lavoro dell'advisor Banca Leonardo per reperire i 350 milioni di liquidità previsti dal piano industriale. Tra gli scenari non è escluso anche un aumento di capitale. Alitalia ha chiuso il 2012 con 3,6 miliardi di fatturato e ha 14.

711 dipendenti.

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