Salgono i margini lordi di Telecom Italia nel 2016: 8,02 miliardi in crescita del 14,4%. In flessione invece i ricavi a 19,03 miliardi (-3,5% sul 2015). Ieri il cda ha approvato i conti preliminari dello scorso anno e il nuovo piano triennale, che sarà illustrato lunedì agli analisti a New York dall'ad Flavio Cattaneo e dal presidente Giuseppe Recchi, che prevede 11 miliardi di investimenti.
I conti dell'attività in Italia, i migliori dal 2007, dimostrano lo sforzo fatto per recuperare redditività nonostante i notevoli investimenti, presenti anche nel 2016 pari a 4,6 miliardi per sviluppare le reti in fibra e quelle Lte, ossia la banda larga mobile 4G. In Italia le coperture hanno raggiunto rispettivamente il 60% e oltre il 96%, superando i target previsti. Quanto ai risparmi i 600 milioni previsti entro il 2018 ma realizzati in soli 9 mesi, hanno permesso alla società di migliorare l'ebida in tre trimestri di 13 punti. Lo spartiacque dunque è stato l'arrivo di Cattaneo lo scorso marzo. Manager scelto dai francesi per un deciso piano di spending review.
I risultati insomma sono in miglioramento. Nel quarto trimestre il fatturato che ha raggiunto 5,09 miliardi, evidenziando, ha spiegato Telecom in una nota, un miglioramento in termini assoluti di 256 milioni (+3,5%). Inoltre nel quarto trimestre, l'Arpu, ossia il ricavo medio per utente, è cresciuto a 13,3 euro al mese rispetto ai 12,8 euro al mese del quarto trimestre 2015. Dai dati preconsuntivi approvati dal cda si evince che il mercato domestico ha segnato nel 2016 ricavi per 15 miliardi in leggera crescita rispetto al 2015 (+16 milioni, +0,1%). Il fatturato da servizi per la telefonia mobile è pari a 4,6 miliardi, con un incremento dell'1,4% e conferma «la dinamica di costante e progressiva crescita già osservata nei trimestri precedenti».
In crescita i clienti Broadband e Ultra-Broadband, segmento che traina la crescita dei servizi innovativi da connettività (+158 milioni di euro nel 2016, ossia +6,8%). In crescita anche il fatturato di Sparkle - International Wholesale aumentato del 2,8% a 1,3 miliardi, sulla spinta dei servizi Fonia (+34 milioni, +3,7%) mentre restano stabili le altre linee di business.
La controllata Tim Brasil ha invece annunciato che intende tagliare le spese in conto capitale nei prossimi tre anni da 12,5 a 12 miliardi di real con risparmi per 2 miliardi di real il prossimo anno (la stima precedente era pari a 1,7 miliardi), espandendo allo stesso tempo i margini operativi e mantenendo in crescita i ricavi. Questi ultimi nel 2016 sono scesi dell'1,7% a 4,04 miliardi di real, ma sono cresciuti del 3,7% trimestre su trimestre. L'utile è stato superiore alla stima del consenso a 239 milioni.
In calo anche il debito di 2,2 miliardi che
ora è pari a 25,1 miliardi. In Borsa ieri il titolo è salito del 2,8% prima della diffusione dei conti avvenuta a Borsa chiusa. Ora Telecom vale 0,82 euro, ma resta ancora lontana dalla soglia di 1 euro raggiunta a marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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