Telecom, ecco il piano di Bernabè in Brasile

L'operatore fisso brasiliano Gvt è un boccone amaro per gli spagnoli di Telefonica. Già nel 2009 persero l'occasione di acquisto contro i francesi di Vivendi, che per il controllo del 100% della società hanno speso circa 4,5 miliardi di euro. Ora Gvt è nel mirino di Telecom Italia, guidata da Franco Bernabè, che potrebbe imbarcare tra i soci il finanziere egiziano Naguib Sawiris per acquisirla. Ma perchè tanto interesse? In Brasile Gvt dispone di una rete in fibra ottica presente già in 150 città sopratutto nel sud del Paese, la zona più ricca, con la quale offre una serie di servizi. Oltre alla connessione a Internet ad alta velocità anche servizi di tv a pagamento che poi è il vero motivo per cui il gigante dell'entertainement Vivendi, che possiede Universal Music, le reti tv di Canal Plus e il produttore di videogiochi Activision, l'aveva comperata. La crisi mondiale ha però sparigliato le strategie e, nonostante Gvt, che fattura circa 2 miliardi di dollari, garantisca buoni margini, l'alto debito della capogruppo ne suggerisce la vendita. Per Telecom la questione sarebbe diversa. La società italiana infatti è un operatore con una presenza molto forte in Brasile dove possiede il secondo gestore di rete mobile, Tim Brasil : il primo è Vivo di Telefonica. Telecom offre già servizi di telefonia fissa a fibra ottica, con Tim Fiber, avendo acquisito lo scorso anno Aes Atimus, operator attivo a San Paolo e Rio. Ma ovviamente il salto di qualità, per via dell'estensione della rete, avverrebbe con Gvt. Nei piani della controllata brasiliana, che ha circa 70 milioni di clienti mobili, sono già previsti circa un milione di utenti collegati in fibra entro il 2016 grazie alla rete di Aes Atimus. Un fatto questo che aggiungerebbe circa 500 milioni di ricavi ai circa 8 miliardi di euro fatturati da Telecom in Brasile. Ma la rete in fibra di Gvt servirebbe a Tim Brasil anche per realizzare i suoi backbone per la rete mobile e delle zone con copertura wi-fi come quello già operativo nella favela Rocinha a Rio de Janeiro. E dato che il Brasile conta 200 milioni di abitanti, pochi dei quali collegati a banda larga, i margini di crescita sono evidenti. E si possono esportare alcuni servizi come la piattaforma Cubovision per la vendita di film e altri contenuti televisivi. Insomma le prospettive sono buone ma la richiesta di Vivendi per Gvt è alta: tra i 5 e i 7 miliardi di euro.

Ora gli occhi sono puntati sul cda del 6 dicembre prossimo, anticipato da un comitato esecutivo, che dovrà prendere decisioni importanti anche per la cessione de La7: le offerte vincolanti sono attese per il 3 dicembre. Ma dato che Telecom ne ricaverebbe, se tutto va bene, 250 milioni la questione sembra ora passata in secondo piano.

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