Telecom fa boom: +8,3% Sawiris piace al mercato

Sprint di Telecom ieri in Borsa. La società telefonica è finita anche sospesa per eccesso di rialzo (+10%) per chiudere, infine, a +8,39% (boom di scambi con oltre 555 milioni di titoli passati di mano, a fronte di una media dell'ultimo mese di 106 milioni).
Il mercato ha dunque completamente ignorato il report di Ubs (che è advisor del concorrente Vodafone nell'accordo con Verizon) dell'altro ieri, che tagliava pesantemente il target price sul titolo, e si è concentrata sulle voci di un cambio sul fronte dell'azionariato Telco. A spingere le azioni sono le ipotesi su un aumento di capitale riservato per favorire l'ingresso di un nuovo socio. Il risultato è che il titolo Telecom è risalito, in sei sedute, del 26,5% a 0,60 euro dagli abissi in cui erano sprofondate a 0,47. Il conto resta comunque rosso e molto salato per gli azionisti dato che il titolo, rispetto a un anno fa, resta comunque sotto del 19%.
Certo è che sul fronte dei nuovi possibili soci tutte le ipotesi sono state ormai fatte. Per alcune voci sarebbe rientrato in gioco anche il finanziere egiziano Naguib Sawiris che aveva già avanzato una proposta di acquisto respinta dal cda di Telecom Italia. Della partita fanno parte anche America Movil, At&t e Telefonica, che è già in Telco, ma che potrebbe incrementare la sua quota. Le ipotesi, però, sono per il momento rispedite al mittente dal presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, ieri a Bruxelles in qualità di presidente della Gsm association e che oggi sarà a Cernobbio per il Workshop Ambrosetti. Bernabè sta comunque lavorando per presentare, al prossimo consiglio di amministrazione di Telecom il 19 settmbre, un'ipotesi credibile ai soci dato che Mediobanca non ha intenzione di rinnovare il patto e vuole, dunque, uscire comunicandolo entro il 28 settembre prossimo. Anche Generali potrebbe battere la stessa strada, mentre potrebbe restare Intesa Sanpaolo. Bernabè, ieri, ha però smentito tutte le voci in circolazione, dichiarando che «se c'è qualcosa da decidere sarà discusso dal cda in programma». Bernabè ha anche specificato che «è incomprensibile che sui giornali si facciano le ipotesi più disparate su quello che potrebbe avvenire in Telecom. In Europa c'è un grande movimento nel settore delle telecomunicazioni che è troppo frammentato e ha bisogno di cominciare un processo di consolidamento».
Insomma, è difficile fare una previsione sul futuro di Telecom anche se alcune linee guida sono già tracciate, come lo scorporo della rete. Ieri l'ad di Cassa depositi e prestiti, Giovanni Gorno Tempini, ha spiegato che le telecomunicazioni sono un settore chiave per Cdp che intende continuare con il proprio piano di investimenti. «Questo momento vede trasformazioni significative - ha aggiunto Gorno Tempini, senza mai nominare Telecom e il possibile investimento nella rete, in vista di uno scorporo -; noi osserviamo con grande attenzione, augurandoci di poter continuare con i nostri piani di investimenti». Tra questi, ha ricordato, vi è anche Metroweb, in cui Cdp è presente in joint venture con il fondo di investimento F2i di Vito Gamberale.

E Alberto Trondoli ha specificato l'interesse di Metroweb, di cui è amministratore delegato, ad arrivare a una società delle reti unica. Il rialzo in Borsa ha premiato anche le risparmio: +9,94% a 0,492 euro. Intanto, Verizon sta pianificando l'acquisizione del 45% detenuto da Vodafone con una maxi emissione obbligazionaria da 25 miliardi di dollari.

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