Dopo l'assemblea fiume dell'altro ieri, oggi è il giorno del primo incontro del nuovo cda. Il paradosso della vicenda è che la maggioranza dei consiglieri eletti sono quelli della lista Telco, 10 in totale su 13, anche se la lista che ha ricevuto più voti è stata quella di Assogestioni. Quanto alla Findim di Marco Fossati, anche se non è riuscita ad eleggere neppure un consigliere, è stata il vero artefice non solo del cambiamento di governance ma anche del successo della lista Assogestioni. Findim aveva avanzato una proposta: quella di integrare la lista Telco con due candidati della sua squadra. Pare però, secondo le indiscrezioni raccolte dal sito Dagospia, che mentre per due soci Telco, ossia Generali e Intesa, la proposta poteva essere accettata, per Mediobanca fosse invece irricevibile e dunque da respingere. E così è stato.
Non poteva essere diversamente visto che era stata Mediobanca a spingere per la vendita delle quote Telco a Telefonica. Ipotesi tramontata proprio a causa di Findim che ha combattuto per la public company. Ora però Findim si lamenta del comportamento di Telco anche perché, ha sottolineato in un comunicato, la holding tra un paio di mesi ha in programma lo scioglimento. «Dopo settimane in cui il management ha enunciato volontà di cambiamento della governance verso la public company - ha detto Fossati - Telco ha scelto di non ascoltare le richieste del mercato espresse in assemblea e, in solitaria minoranza, ha votato i propri rappresentanti nel cda».
Secondo Findim inoltre il risultato di Telco è stato reso possibile solo grazie all'anomalia dello statuto di Telecom che attribuisce i 4/5 dei seggi alla maggioranza relativa ed al fatto che, per questioni tecniche, solo Telco, a differenza dei fondi, poteva esprimersi in assemblea sull'integrazione dei nomi.
Certo sulla «sconfitta» di Findim pesa anche la scelta di aver proposto come presidente Vito Gamberale, ad di F2,i il fondo di investimento che possiede la rete in fibra ottica Metroweb e quindi «portatore» di un (probabile) conflitto di interessi. Pare inoltre che Gamberale non volesse essere eletto in cda come semplice consigliere, essendo candidato presidente. Oggi a Milano ci sarà comunque la prima riunione del nuovo cda Telecom. Giuseppe Recchi è il neo presidente mentre Marco Patuano è stato riconfermato ad. In consiglio siederanno inoltre Denise Kingsmill, Flavio Cattaneo, Giorgina Gallo, Tarak Ben ammar, Laura Cioli, Giorgio Valerio, Jean paul Fitoussi e Luca Marzotto per Telco. Mentre per Assogestioni nel board è stata riconfermata Lucia Calvosa insieme a Davide Benello e Francesca Cornelli.
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