Telecom, mandato a Patuano per cedere una quota delle torri

Finisce in vendita un altro 30% di Inwit, Cellnex in pole. E il gruppo rilancia sul Brasile: «Strategico»

Cda brasiliano per Telecom Italia. Il presidente Giuseppe Recchi e l'ad Marco Patuano dopo quattro giorni di trasferta in Sud America incassano il «si» del consiglio alla valorizzazione di Inwit, la società delle torri recentemente quotata in Borsa. La vendita di un ulteriore 30% potrebbe infatti fruttare a Telecom altri 800 milioni di euro che vanno a sommarsi alla medesima somma già incassata per il 40% collocato.

C'è il nodo del golden power , ossia il potere di veto (le torri di trasmissione mobile sono strategiche per il Paese) in mano al governo. Ma l'obiezione potrebbe cadere se l'incasso fosse trasferito in investimenti sulla nuova rete Ngn a banda ultralarga. All'orizzonte per l'acquisto del 30% ci sarebbero gli spagnoli di Abertis con la controllata Cellnex. Non è un mistero che le torri di trsmissione fanno gola agli investitori: garantiscono infatti utili stabili. Su altri fronti la trasferta brasiliana non ha fatto altro che mettere in evidenza i problemi economici attuali dei paesi Sudamericani. E dunque le prospettive di crescita nel breve periodo sono deboli: il trimestre chiuso a giugno aveva visto infatti utili e ricavi in calo. Ma, nonostante la svalutazione contro euro della valuta brasiliana (scesa del 47%), Telecom, che controlla Tim Brasil, ha ribadito la volontà di investire i 14 miliardi di reais promessi (circa 3 miliardi di euro). Secondo la società infatti il paese resta altamente strategico per lo sviluppo del gruppo, che punta a consolidare la propria presenza nel lungo periodo. Ovviamente se Vincent Bollorè, presidente di Vivendi che è diventata il primo azionista della società italiana con una quota che sfiora il 20%, sarà d'accordo. Non c'è dubbio comunque che le prospettive per la distribuzione dei contenuti, e dunque anche quelli di Canal Plus, la tv a pagamento controllata da Vivendi, sono interessanti anche in Brasile dove, secondo indiscrezioni, ci potrebbe essere un accordo o magari anche un merger con Direct Tv, controllata da At&T. In attesa di sviluppi futuri la società guarda anche all'Argentina. Telecom ha venduto la controllata, Telecom Argentina, ma l'operazione non è ancora stata perfezionata per la mancanza del via libera da parte delle Authority del Paese. La società italiana dunque, per ora continua a gestire il business argentino, con fatturato in crescita del 19%.

Anche in Argentina è stato confermato il piano di investimenti, pari a 5,5 miliardi di pesos. Infine, è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione tra Telecom Italia Media in Telecom. E mercoledì 30 settembre sarà l'ultimo giorno di quotazione del titolo in Borsa.

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