Telecom, ricavi scesi a 4,7 miliardi

Pesano effetto cambio in Brasile e Golden power. Nasce il comitato Parti Correlate

Telecom, ricavi scesi a 4,7 miliardi

Maddalena Camera

Telecom ha ceduto il 4% in Piazza Affari nel giorno in cui il cda era riunito per approvare i conti del primo trimestre e per completare la governance dopo il passaggio di consegne al vertice tra i francesi di Vivendi e il fondo americano Elliott. Le previsioni degli analisti erano peggiori rispetto a quanto Tim ha poi fatto sapere in tarda serata, a Borsa chiusa. I ricavi sono comunque scesi a 4,7 miliardi, in flessione dell'1,6% a causa del cambio sfavorevole con il Brasile e dei nuovi principi contabili. In peggioramento anche il debito in crescita di circa 250 milioni a 25,5 miliardi. Mentre sui margini ha pesato la multa da 74 milioni recentemente comminata a Tim per non aver comunicato al governo il controllo di Vivendi, ossia il cosiddetto «Golden Power». Per contro il fatturato di Tim in Italia, che rappresenta il 78% del totale, è cresciuto dell'1,7% a 3,7 miliardi, dato che sono aumentati i clienti domestici (+1,2 milioni) sia sul fisso sia sul mobile. Se ne saprà di più oggi quando l'ad Amos Genish, che ha parlato di risultati solidi con crescita stabile dell'Arpu e della base clienti, presenterà al mercato la trimestrale, l'ultima della gestione a «trazione francese».

Quanto alla governance, ieri il cda ha ufficializzato la cessazione dell'attività di direzione e coordinamento di Vivendi. Gli equilibri di vertice vedono il fondo Elliott guidare i giochi nel board con 10 consiglieri su 15, mentre l'azionista di maggioranza Vivendi ne ha cinque. Ma i francesi, cui fa capo oltre un quinto del capitale di Tim (24% circa), hanno i numeri per proporre all'assemblea dei soci un'eventuale revoca degli amministratori.

Ieri comunque il nuovo cda presieduto da Fulvio Conti ha cominciato a lavorare, costituendo i comitati interni. Ossia quello Strategico di cui fanno parte gli stessi Conti e Genish, quindi Luigi Gubitosi, Arnauld de Puyfontiane, Massimo Ferrari e Rocco Sabelli, quello Controllo e rischi, Nomine e remunerazione, di cui è presidente Alfredo Altavilla, il manager di Fca che Elliott ha voluto nella sua lista.

Nasce inoltre un nuovo Comitato per i Rapporti con parti correlate affidato a Lucia Morselli. Un aspetto, quello dei rapporti con le parti correlate, tra i più delicati della vecchia gestione francese. Del resto Michel Sibony, responsabile acquisti nominato da Vivendi, esce di scena e le sue cariche vengono prese a interim dallo stesso ad Genish.

Soddisfatto del lavoro svolto il presidente Fulvio Conti che ha sottolineato il taglio dei compensi operato dai consiglieri sulle loro stesse remunerazioni. «La composizione dei Comitati, le determinazioni relative alla corporate governance e il risparmio identificato nei compensi dei consiglieri sono la certificazione del percorso avviato verso la trasformazione di Tim in una public company focalizzata nel conseguire i risultati promessi al mercato».

Intanto l'Agcom ha avviato un procedimento sanzionatorio per verificare il rispetto del diritto di recesso della stessa Tim e Wind Tre nell'ambito dell'attività di vigilanza sul ripristino della cadenza mensile della fatturazione. Per arrivare alle sanzioni ci vorranno 150 giorni ma potrebbero essere pesanti, fino a oltre un milione di euro.

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