Telecom vuole ringiovanire riorganizzando l'informatica

Tra le ipotesi la cessione o l'esternalizzazione delle attività. E cerca online esperti di big data

Maddalena CameraTelecom assume e taglia. Si potrebbe dire che assume poco ma vorrebbe licenziare molto nell'ambito dell'information Technology. Dopo le torri di trasmissione di Inwit anche questo settore finisce sotto la lente per recuperare competitività. Così sul sito di Telecom ci sono annunci che cercano laureati in informatica o ingegneria per occupare posizioni innovative. Telecom cerca «Big data scientist», progettisti di piattaforme di rete virtualizzate ed altre figure specifiche. In tutto ci sarebbero una quindicina di posizioni aperte. Ovvio che anche in caso di assunzione i dieci giovani ingegneri e informatici richiesti difficilmente potranno riuscire ad abbassare l'età media dei dipendenti Telecom che viaggia intorno ai 50 anni. Un fatto questo spesso rimarcato dall'ad Marco Patuano. Anche questa potrebbe essere una spinta sul fronte della vendita o della esternalizzazione dell'Information Technology, che dà lavoro a 4.500 persone, certamente non giovanissime. E dunque tra le ipotesi c'è quella di esternalizzare una parte degli addetti per poi cercare un partner azionario. Non si esclude neanche la strada di tenere l'informatica all'interno del gruppo, cercando comunque di recuperare efficienza e competitività, attraverso altre soluzioni che passano per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Da notare, comunque, che il progetto di una vendita del settore informatico è ricorrente. Nel 2010, di fronte alla prospettiva di cedere la divisione Ssc (Shared service center) il management decise una riorganizzazione con la divisione It. Del resto la riorganizzazione o cessione dell'It potrebbe essere tra le proposte che saranno trattate dal cda del 15 febbraio, che è anche quello dei conti. La vicenda è da tempo nel mirino dei sindacati. Già lo scorso dicembre era saltato l'accordo tra azienda e parti sociali sulla gestione di 200 esuberi dell'It attraverso la solidarietà. Eccedenze che, secondo quanto firmato dall'azienda a settembre al ministero dello Sviluppo economico, per i 2.600 esuberi complessivi del gruppo, si sarebbero dovuti gestire con la solidarietà anche in questa divisione.

Da notare che Telecom, che ha da pco cambiato il marchio commerciale in Tim, puntava sulla formula della solidarietà «espansiva» (limitando l'orario di lavoro ai più anziani per far entrare i giovani), non adottata però dal governo, per arrivare ad assumere 4mila persone. Giovani capaci di coprire posizioni innovative come quelle cercate online.

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