L'ultima proposta del governo per cercare di risollevare l'economia italiana è di inserire il Tfr in busta paga ogni mese. In pratica la liquidazione, che attualmente viene elergita al contribuente alla fine della vita lavorativa, sarebbe spalmata mensilmente a seconda della base di partenza. L'unione Artigiani di Milano, come riporta Il Giorno, ha simulato come cambierebbe la busta paga di tre lavoratori tipo: un operaio, un impiegato e un quadro. Il risultato è che chi guadagna di più verrebbe penalizzato.
Le simulazioni di buste paga sono realizzate ipotizzando che il governo preveda di mantenere una tassazione separata del Tfr con l'aliquota agevolata al 23%. Se, invece, fosse applicata l'aliquota ordinaria, quindi in base al reddito, l'imposta dell'Irpef potrebbe raddoppiare per i redditi alti.
Passando ai casi specifici, l'operaio che ha una retribuzione mensile lorda di 1544 euro, a cui vanno aggiunti 80 euro di bonus, vedrebbe la sua busta paga mensile netta aumentare di 57,18 euro. L'aliquota del 23% scatterebbe, in questo caso, quando verrebbe riscosso alla fine il tfr conteggiando anche gli anticipi. L'impiegato base, che riceve una busta paga di 1756 euro, più il bonus del governo Renzi, avrebbe 64 euro in più in busta paga. Mentre l'impiegato di livello più alto avrebbe un Tfr mensile di 77 euro. In questo caso, però, si alzerebbe l'aliquota delle tasse, e quindi si troverebbe solo 60 euro netti in più. meno, dunque, di un impiegato normale. Un impiegato quadro, infine, avrebbe 88 euro in più in busta paga, cioè 114 euro al mese a cui vanno tolti 26 euro di tasse.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.