Il «think tank» di Piaggio sulla mobilità del futuro

Per dirla con Roberto Colaninno, il futuro provoca grandi aspettative e grandi paure, ma è anche una cosa stupenda per creare soddisfazione, divertimento, profitti. La Piaggio, la società di cui Colaninno è presidente e maggior azionista, ha capito che è riduttivo identificare il futuro nei laboratori dai quali escono i nuovi modelli di Vespa: no, il futuro è pensiero, è l'incrocio di idee che vengono da lontano e che contribuiscono, con la loro onda di progresso, a rendere migliori vita e benessere delle persone. Google, Twitter, Apple, prima che dai centri di ricerca escono dai cervelli. Pensare in grande, prenderla alla lontana: le ricadute ci saranno. Sempre.

L'intuizione della Piaggio cavalca questi concetti. L'azienda di Pontedera, il più grande costruttore di scooter nel mondo occidentale, ha spiccato il suo salto nel futuro creando Piaggio Fast Forward, che ha sede a Cambridge, nel Massachusset, uno dei luoghi degli Stati Uniti più votati al progresso. Ha chiamato a sè alcuni degli intellettuali più innovativi, quelli che un tempo si chiamavano futurologi, e società come Google e Twitter. Anche il futuro, per citare un vecchio umorista, non è più quello di una volta.

Nel board della nuova società ci sono illustri professori, imprenditori, tecnologi, architetti, comunicatori, designer. Tra tutti spicca il nome di Nicholas Negroponte, professore al Mit, il celebre Massachusets Insitute of Technology, un uomo al quale tutti dobbiamo qualcosa: quando vent'anni fa teorizzava l'uso e il possesso («l'accesso») alternativi alla proprietà, gettava le basi per i nostri odierni bike-sharing o car-sharing, ma anche per Uberpop. Quando diceva: «Pagheremo per avere meno informazioni» l'oceano della rete non esisteva ancora, ma lui aveva capito che la vera necessità sarebbe stata la selezione.

A questo gruppo di pensatori - un circolo illuminista - Piaggio ha dato un compito: far emergere che cosa sarà la mobilità di domani. Dice Negroponte: «La cosa più interessante sarà il non doversi spostare. In passato era necessario. Ora la prospettiva cambia: spostarsi senza movimento». Ma teorizza anche dei «prodotti» che tra 10-20 anni daranno un'incredibile spinta al futuro: il «seme» dal quale nascerà l'automobile in un pezzo unico. Non dice se è biotecnologia o metafora, ma avverte: «Non immaginate quante volte ho detto che cosa succederà, e si è sempre avverato». Oppure la pillola per imparare l'inglese, arrivando ai punti giusti del cervello attraverso la circolazione sanguigna. Greg Lynn, professore a Yale, «innovative designer», spiega invece la sua idea di spazio. «Mi hanno chiesto di progettare una casa di 60 metri quadrati. Io ho inventato un robot per farla ruotare, e la superficie utile è diventata di 180».

Alla presentazione di Piaggio Fast Forward, che

si è svolta ieri a Milano, Roberto Colaninno aveva a fianco i figli Matteo, parlamentare e vice presidente di Piaggio, e Michele, ad e dg di Immsi (la holding di controllo di Piaggio) e ad della nuova società di Cambridge.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica