"La proposta dell’Inps sulla flessbilità delle pensioni prevede una uscita anticipata fino a 3 anni, con delle riduzioni che sono all’incirca il 3% in meno per ogni anno di anticipo". Lo ha ricordato il presidente dell’Inps Tito Boeri ospite del Corriere.it, sottolineando che si perderebbe sull’assegno "all’incirca al massimo il 9%, se si va in pensione 3 anni prima". Boeri ha ribadito che se il governo ha intenzione di intervenire "vale la pena farlo adesso" ed è tornato anche sulle parole del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (all’Inps spettano le proposte, al governo le decisioni, ndr): "Quando un governo decide è un fatto molto positivo", ha detto, osservando peraltro che il ministro "ha detto anche che noi possiamo fare proposte, una cosa non ovvia, visto che più di una volta persone ci hanno detto che non possiamo farle".
Poi il presidente dell'Inps ha parlato della busta arancione: "Molti contribuenti non riescono ad immaginare quanto sarà la propria pensione, perchè si costruisce con i primi anni di contributi, non con gli ultimi, come succedeva un tempo". Con la busta arancione o con la simulazione sul sito Inps, "una percentuale non piccola avrà delle sorprese ma in ogni caso questa informazione bisogna darla". "In genere, al termine della simulazione online - ha spiegato - una maggioranza scopriva di averla più bassa: presumibilmente il 60%. Ma quasi il 95% era comunque contento di avere questa risposta.
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