Tocca a Detroit ringraziare Marchionne

Dopo Fiat, ha salvato Chrysler. La promozione di Moody's

Tocca a Detroit ringraziare Marchionne

Dopo Torino, tocca ad Auburn Hills. Giovedì prossimo, 27 settembre, Detroit e il mondo Usa dell'auto renderanno omaggio a Sergio Marchionne, il manager che dopo aver salvato Fiat ha ripetuto l'operazione con Chrysler, unendo le due realtà in un unico gruppo. La cerimonia si svolgerà nella sede di Fca Us, ad Auburn Hills, alle porte di Detroit. Ci saranno, con la compagna di Marchionne, Manuela Battezzato, il presidente John Elkann, l'ad Mike Manley, i manager di Fca Us, le rappresentanze dei lavoratori e del sindacato Uaw.

Non è ancora chiaro se, a differenza di Torino, saranno presenti anche i figli dell'ad scomparso il 25 luglio scorso a Zurigo, cioè Alessio Giacomo e Jonathan Tyler.

Ad Auburn Hills, Marchionne aveva scelto come proprio ufficio l'area sopra uno degli ingressi della sede di Fca Us, nota come Banana Wing. Accanto a lui, sia sulla destra sia sulla sinistra, gli uffici del management del gruppo. Una decisione diversa da chi lo aveva preceduto alla guida di Chrysler, tra cui Lee Iacocca e Bob Eaton: il lussuoso spazio situato all'ultimo piano della «torre». Giovedì, dunque, anche la «sua» America e i «suoi uomini e donne» dell'azienda, più volte citati nei discorsi, ricorderanno, con riconoscenza, Marchionne, l'uomo arrivato da Torino, nel bel mezzo della crisi e con l'industria dell'auto di Detroit in ginocchio, pronto a scommettere sulla rinascita della più piccola delle «Big Three» americane.

A dire il vero, Marchionne non era proprio uno sconosciuto nel continente Usa. Le sue doti, infatti, le aveva subito palesate al termine del lungo braccio di ferro con l'allora alleata Gm, guidata da Rick Wagoner, sul nodo put option. Nell'occasione, l'ad di Fiat si fece dare dagli americani un assegno con riportata la seguente cifra: 2 miliardi di dollari. In questo modo, Gm si liberava dell'impegno di far propria Fiat Auto. Inutile dire che con quei 2 miliardi di dollari, Marchionne cominciò a impostare la rinascita del Lingotto.

Il colpo successivo fu il blitz su Chrysler, con tanto di benedizione di Barack Obama. Marchionne ha sempre detto che la nascita di Fiat Chrysler Automobiles è stata fondamentale per mantenere sana la struttura del Lingotto e garantire un futuro agli stabilimenti e ai lavoratori americani.

Il presidente Donald Trump, incontrando lo scorso maggio Marchionne alla Casa Bianca, aveva detto: «Lei è il mio preferito».

E il 26 luglio, il giorno dopo la scomparsa dell'ad di Fca, il tweet da Washington: «È stato un grande, come Henry Ford».

Moody's, intanto, ha deciso di alzare l'outlook di Fca da stabile a positivo, confermando il giudizio Ba2. Un riconoscimento, dice l'agenzia, «ai continui miglioramenti dei parametri del credito da parte del gruppo».

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