Lauro 61 alza la voce dopo l'intervento della Consob per alzare il prezzo dell'Opa su Camfin, lanciata dalla società partecipata da Marco Tronchetti Provera, Clessidra, Unicredit e Intesa Sanpaolo. La holding, anche a nome dei suoi azionisti, ha deciso di schierare Paola Severino, nota penalista italiana ed ex ministro della Giustizia nel governo Monti, con l'incarico di presentare un esposto alla procura di Roma «in seguito a indiscrezioni stampa sull'Opa di Camfin che hanno determinato gravi danni» alla società.
Le voci sulle verifiche della Commissione e sui documenti in base ai quali l'Authority si sarebbe convinta della necessità di ritoccare il prezzo di 0,80 euro dell'Opa, «riproducono parzialmente informazioni e documenti rilevanti e riservati del procedimento» e danno «una rappresentazione non corretta delle circostanze relative all'operazione in parallelo ad anomale dinamiche dei corsi azionari», spiega la società. Si tratta di una risposta forte contro la Commissione, mentre Lauro ha tempo fino a giovedì per fornire all'Authority un'ultima versione dei fatti a difesa della correttezza dell'operazione e del prezzo. La Commissione di Giuseppe Vegas, che ha aperto il procedimento per il rialzo del prezzo e spostato il termine dell'offerta di 15 giorni, al 27 settembre, deciderà in tempi brevi. A quel punto la strada preannunciata da Lauro è il ricorso al Tar del Lazio, cui la società potrebbe chiedere una sospensiva del provvedimento.
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