Troppi Btp, le assicurazioni rischiano

Rischi da troppi acquisti di Btp per le compagnie assicurative italiane. A lanciare l'allarme è Moody's. «Con oltre il 50% dei propri attivi investiti in emissioni di debito sovrano italiane - si legge in un report sul settore - pari a circa 240 miliardi di euro al 30 settembre, le società assicurative italiane presentano un notevole rischio di concentrazione in titoli sovrani e la qualità dei loro attivi è dipendente, in larga misura, dalla qualità del credito sovrano italiano». Più in generale, ha affermato l'agenzia di rating, le prospettive del mercato assicurativo italiano ramo Vita restano negative, a causa del basso tasso di risparmio e dell'alto tasso di disoccupazione. Al contrario, la previsione di stabilità per il mercato del ramo Danni riflette la forte redditività del settore, in grado di compensare la debolezza economica generale che influisce sulla qualità degli attivi e sul livello di capitalizzazione delle società assicurative.
Intanto, l'Ivass, l'Istituto di vigilanza del settore assicurativo, bacchetta le compagnie: le tariffe Rc auto sono ormai un problema sociale per milioni di cittadini, strangolati dalla crisi economica. Ma spazi per un calo dei prezzi finalmente ci sono, e quindi è il momento che i premi rientrino a livelli europei. Il costo dei sinistri è infatti diminuito nel 2012 grazie all'attività antifrode delle stesse compagnie e alla lotta contro i falsi colpi di frusta.

E in un'audizione parlamentare l'Istituto snocciola i dati sui risparmi delle imprese, invitandole a trasferirli sui consumatori, che denunciano invece aumenti delle tariffe tra il 4 e il 5% solo quest'anno. Dati contestati dall'Ania, secondo cui i prezzi sono al contrario diminuiti del 5 per cento.

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