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Obbligo Pos per tutte le Partite Iva

Ogni titolare di partita Iva dovrà dunque adeguarsi all'obbligo, altrimenti dal 1° luglio 2020 rischia una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione. Previsto un incentivo per i commercianti e i professionisti virtuosi

Obbligo Pos per tutte le Partite Iva

Tutti i professionisti e commercianti, ovvero il popolo delle partite Iva, dovranno dotarsi di un Pos o comunque di uno strumento che consenta il pagamento tracciato, come le app che consentono le transazioni tramite cellulare. Si tratta di una misura prevista sia dal decreto fiscale 124/19, sia dal disegno di legge di bilancio 2020. Se gli interessati a questa norma non si adegueranno, dal 1° luglio 2020 rischiano una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione. L’esecutivo torna così sulla vicenda dei pagamenti elettronici e stabilisce sanzioni e incentivi.

Come riporta Italia Oggi, l’obbligo riguarda tutti coloro che esercitano un’attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, come bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie, artigiani, avvocati. Commercianti e professionisti dovranno dunque accettare pagamenti con carte di debito o di credito. La nuova normativa non prevede un importo minimo di acquisto per applicare eventualmente la sanzione. Inoltre, il trasgressore non potrà, entro 60 giorni dalla constatazione, usufruire della riduzione di un terzo della multa.

L’esecutivo ha invece previsto un incentivo per i virtuosi che rispetteranno l’obbligo. Si tratta di un credito di imposta pari al 30% delle commissioni relative alle transazioni effettuate in modo elettronico, indipendentemente dal regime fiscale di appartenenza dell’esercente. Tutto questo a condizione che nell’anno di imposta precedente non abbia avuto ricavi superiori a 400 mila euro.

Il credito di imposta potrà essere usato in compensazione mediante il modello F24 e non contribuirà alla formazione delle entrate ai fini delle imposte sui redditi e nemmeno del valore alla produzione ai fini Irap. Vari soggetti come banche, lPoste, e imprese di investimento verificheranno se all’esercente spetta il credito e nel caso invieranno telematicamente all’anagrafe tributaria le informazioni necessarie. Poi entro la fine dell’anno, il direttore dell'Agenzia delle entrate avrà il compito di emanare un provvedimento che stabilirà i termini, le modalità e il contenuto delle predette comunicazioni.

In questo modo il governo completa l'iter avviato dal governo Monti nel 2012 con il decreto

crescita. A quel tempo l'esecutivo aveva già introdotto un obbligo generale per commercianti e professionisti di accettare, a partire dal 1° gennaio 2014, pagamenti elettronici dai propri clienti, il cosiddetto obbligo di Pos.

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