Twitter, cinguettii in calo Ma profitti oltre le attese

Nove milioni di utenti cancellati dai controlli sui contenuti e il titolo va giù. Bene i ricavi

Maddalena Camera

Fatturato e utili oltre le attese ma «cinguettatori» in calo. Il risultato è stata una perdita in Borsa per Twitter di oltre il 10% a causa della perdita di 9 milioni di utenti. Sono stati cancellati tutti quelli scorretti: «odiatori» di vario genere e quelli che hanno influenzato con fake news il corso politico di diversi Paesi. Ora gli utenti attivi sono 321,1 milioni. La piattaforma spiega che la flessione è dovuta a «diversi fattori», tra cui «modifiche del prodotto», con una «minore quantità di notifiche via mail» e una maggiore attenzione alla «salute» delle interazioni. Ad influire anche il nuovo regolamento europeo sulla privacy. Gli sforzi sono stati premiati tanto che, dice Twitter, nel 2018 sono diminuite del 16% le segnalazioni di abusi da parte degli utenti. «Nel 2019 - afferma la società- saranno rafforzati i processi di accesso e registrazione», in modo da arginare l'azione di chi vuole utilizzare Twitter contro le norme che lo governano. Ma tutto questo richiederà investimenti previsti in crescita del 20%. Il social network del canarino ha chiuso il 2018 in attivo, e è la prima volta, con utili per 1,2 miliardi.

Il grosso del fatturato arriva dalla pubblicità salita di oltre il 20%. Ed è per questo che l'ad e fondatore Jack Dorsey ha deciso, dalla prossima trimestrale, di non svelare più il numero degli utenti mensili attivi ma di adottare una nuova metrica, quella degli «utenti quotidiani monetizzabili». Cioè quelli che si collegano spesso e sono raggiunti dalla pubblicità. L'intenzione è chiara: sfrondare il pubblico complessivo (che non si allarga) mostrando solo il numero di utenti più interessante per gli inserzionisti. Questi utenti sono 126 milioni e sono cresciuti continuamente negli ultimi otto trimestri, per una crescita che nell'ultimo anno ha toccato il 9,5%.

Sottolineare la crescita degli utenti attivi ogni giorno significa poi valorizzare gli sforzi per fare pulizia sulla piattaforma. Twitter non è il solo gigante del web che ha cambiato la formula di comunicazione dei dati dei suoi clienti.

Facebook ha puntato sul dato aggregazione degli utenti che accedono alle sue applicazioni (comprese Messenger, Whatsapp e Insagram). Mentre Apple ha deciso di non svelare più il numero delle unità vendute e ha adottato un nuovo schema che valorizza i servizi e i loro margini.

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