Ci sono volute 17 ore di riunione, ma alla fine l'Ecofin ha raggiunto l'accordo: dal 1° marzo 2014 l'Unione europea avrà una supervisione bancaria. Ora manca solo il via libera del Parlamento Ue
"Pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone, l'unione bancaria verrà costruita a partire da questo primo passo fondamentale di oggi", ha annunciato il commissario Ue per il Mercato interno, Michel Barnier. Tra un anno e mezzo, quindi, la Bce sorveglierà le banche dei Paesi dell'Eurozona. In realtà la supervisione inizierà già a marzo, ma ci metterà dodici mesi per entrare a regime. Nel mirino dell'Eurotower - che potrà tra le altre cose ritirare le licenze bancarie o sanzionare gli istituti che non sottostanno alle regole - finiscono le banche con oltre 30 miliardi di euro di asset, quelle che rappresentano il 20% del Pil delle loro economie nazionali o qualsiasi altro istituto ritenuto opportuno.
Oltre a un'unione economica, quindi, da oggi si va verso un'unione bancaria: uno dei passi più significativi del trasferimento di parte dell'autorità dai governi nazionali alle autorità europee. L'accordo permetterà però al fondo di salvataggio comune di intervenire direttamente in caso le banche europee fossero in difficoltà.
Superati i dubbi dei Paesi più scettici, come Germania, Svezia e Gran Bretagna. Per Berlino il rischio era che la Bce sovrapponesse i compiti di vigilanza a quelli di definizione della politica monetaria.
Per questo è stato creato un organismo di mediazione e un Consiglio dei supervisori, interno all'Eurotower, che lascia l'ultima decisione agli stati. E per evitare che i 17 Paesi dell'Eurozona avessero più potere degli altri 10 si è stabilito un voto a doppia maggioranza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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