Unicredit sarebbe stata inclusa in una lunga lista di banche internazionali messe sotto inchiesta dalle autorità americane per aver rotto le sanzioni con l’Iran.
Secondo il Financial Times, che cita persone vicine all’inchiesta, in documenti resi pubblici della stessa banca l'istituto di credito ha ammesso di stare collaborando con le autorità americane per possibile violazione di sanzioni che proibiscono di fare affari con certi paesi. Non solo. Il Financial Times ha anche appreso che il Paese in questione sarebbe l’Iran, che Stati Uniti e Unione europea hanno messo sotto sanzioni. L’inchiesta si impernierebbe su una sussidiaria tedesca, HypoVereinsbank, che la banca italiana ha acquistato nel 2005. In un comunicato pubblicato sabato, Unicredit ha ammesso di essere sotto inchiesta del District Attorney’s Office della contea di New York, del Ministero del Tesoro e del Dipartimento della Giustizia. L’inchiesta è l’ultima condotta negli Stati Uniti su istituti di credito europei e giapponesi sospettati di aver condotto transazioni illegali in dollari con l’Iran e altri Paesi. Meno di una settimana fa tra le banche nel mirino è finita Royal Bank of Scotland dopo che Standard Chartered ha accettato di pagare una multa id 340 milioni di dollari al Department of Financial Services di New York per chiudere accuse di avere rotto le sanzioni bancarie Usa contro l’Iran.
"La collaborazione di HypoVereinsbank con le autorità statunitensi riguardo l’inchiesta sulla rottura delle sanzioni con l’Iran è una questione non nuova, come documentano sia la relazione finanziaria annuale consolidata 2011 che la semestrale 2012", sottolineano fonti vicine a Unicredit spiegando che in esse è scritto che una società del gruppo sta rispondendo a un’indagine in corso delle autorità
americane. "La controllata - fanno sapere - sta pienamente collaborando ed effettuando le revisioni interne delle operazioni effettuate". "Il Gruppo - insistono le fonti - ha reso noto dell’apertura di un’inchiesta da parte delle autorità degli Stati Uniti in materia di sanzioni già nel suo bilancio di esercizio 2011 e nel più recente prospetto di aumento di capitale". HypoVereinsbank ha collaborato con le indagini da parte dell’Ufficio di New York County District Attorney, il Dipartimento di Giustizia americano e l’Ufficio del Dipartimento del Tesoro americano di Controllo degli Attivi stranieri. Non solo.
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