I vertici di Unicredit Italia cambiano forma dopo l'uscita dell'ormai ex head of Italy, Niccolò Ubertalli. Il ceo della seconda banca italiana, Andrea Orcel (in foto), ha comunicato il suo disegno in una missiva inviata ieri mattina a tutti i dipendenti firmata anche dal vice Remo Taricani.
Il nuovo modello organizzativo è stato ritoccato a partire dalla squadra di manager a capo delle sette region. A capo di queste ci saranno i confermati Luisella Altare, Marco Bartoletti, Andrea Burchi, Roberto Fiorini, Salvatore Malandrino, Paola Garibotti e dal neo promosso Ferdinando Natali. Annalisa Areni, invece, che era la regional manager Sud, sarà promossa a capo di un nuovo team chiamato Client Strategies, che centralizzerà tutte le funzioni di marketing relative ai vari segmenti di clientela dal private al retail, fino al mondo corporate.
La squadra dei sette region sarà guidata da Massimiliano Mastalia e tutti riporteranno al deputy head of Italy, Taricani, eliminando così un livello nell'organigramma.
La divisione wealth management e private banking è stata divisa in due: la parte private banking passerà in capo alle region, mentre il wealth verrà seguito da Renato Miraglia. Stefano Vecchi, a capo della vecchia divisione, è destinato a lasciare il gruppo.
Cambiano anche i vertici finanziari: Stefano Chiarlone sarà il nuovo head of finance al posto di Simone Marcucci. Ilaria Maria Dalla Riva supervisionerà tutti i processi amministrativi.
Intanto oggi il cda di Unicredit approverà i conti del primo semestre, con presentazione al mercato il giorno successivo.
Per il consensus gli utili saranno a 996 milioni di euro, il risultato operativo netto a 1,5 miliardi e i ricavi a 4,5. Sotto la lente d'ingrandimento del mercato anche le attività russe del gruppo dopo che Unicredit ha ridotto la sua esposizione a Mosca di circa 2 miliardi di euro nel primo trimestre.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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