Dopo essere tornata in utile nel primo trimestre dell'anno, Unicredit si prepara oggi a licenziare i conti di metà anno. Un'importante per il gruppo bancario allo scopo di verificare i segnali di ripresa registrati da Piazza Cordusio tra gennaio e marzo grazie alla rinnovata struttura, allo stretto controllo dei costi e alla rifocalizzazione delle attività di business.
Prima che si alzi ufficialmente il velo sui dati, 21 analisti italiani e internazionali che coprono il titolo hanno previsto per il secondo trimestre un utile netto di 349 milioni di euro. Il doppio rispetto ai 169 milioni registrati nello stesso periodo del 2012, ma leggermente in frenata dai 449 milioni di euro toccati nel primo trimestre dell'anno. Il risultato netto di gestione è atteso a 886 milioni, l'utile ante imposte a 809 milioni, i ricavi totali a 6,21 miliardi di euro e gli interessi netti a 3,34 miliardi.
Le previsioni degli analisti per l'intero 2013 sono di un utile netto a 925 milioni, con ricavi complessivi a 24,39 miliardi. E chissà che, in occasione dei conti, l'amministratore delegato Federico Ghizzoni non possa indicare un'orizzonte temporale utile per l'attesa revisione del piano industriale 2013-2015, rinviata per l'eccessiva volatilità dei mercati.
Ieri, intanto, il titolo Unicredit ha chiuso la seduta, alla vigilia dei conti, in leggero calo, lasciando sul terreno lo 0,95% a 4,16 euro. Di fatto, però, il calo è in linea con Piazza Affari che ieri ha perso lo 0,13 per cento. SoF
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