Unipol ha accettato i concambi proposti da Fonsai, Milano e Premafin per il progetto di fusione a quattro che da sei mesi impegna tutti gli attori senza soluzione di continuità. La compagnia delle Coop, guidata dallad Carlo Cimbri, ha così detto «sì» al 61% post-merger, ma ha fissato dei paletti che dovranno essere discussi dai comitati degli indipendenti e dai cda delle tre società delle galassia Ligresti entro lunedì prossimo, 11 giugno, il giorno precedente lassemblea decisiva per il futuro di Premafin.
In particolare, la controproposta di Unipol si articola su tre punti fondamentali sui quali non è automatico che si giunga automaticamente a unintesa. Lintenzione di Fonsai e Milano di convocare i consigli lunedì (quello della holding è atteso domani, ma potrebbe slittare) è simbolica.
Nel dettaglio, le «sottolineature» di Cimbri riguardano il rifiuto della gestione separata del patrimonio immobiliare proposta da Premafin in modo tale da destinare le eventuali plusvalenze a tutti i soci post-fusione. In questo modo i Ligresti perderebbero unaltra ipotetica way-out, considerato che il gruppo bolognese è contrario anche al diritto di recesso (occorrono «impegni unilaterali e irrevocabili che ne impediscano lesercizio») per gli azionisti della holding e, in particolare, per la famiglia dellIngegnere di Paternò. Analoga posizione contraria è stata espressa sulla manleva per i vecchi amministratori. In secondo luogo, Unipol ha detto no alla rinegoziazione del convertendo da 225 milioni da 225 milioni (in modo da assicurare un rendimento del 4%). Pur non essendo «pregiudizialmente contraria», lassicuratrice delle cooperative ritiene impossibile giungere in breve termine a una sintesi, col rischio di escussione del pegno su Fonsai. Bologna è tuttavia «disponibile a negoziare con Premafin e con le banche finanziatrici» che il convertendo sia offerto in opzioni ai soci della «grande Unipol». Analogamente importante è la concessione di una put sul 32% di Unipol Banca che la società post-fusione deterrà. Unipol Gruppo Finanziario, che controlla Unipol Assicurazioni (che si fonderà con le altre tre compagnie), concederà una put (con contestuale call) da esercitarsi passati 5 anni dalloperazione sulla base dei valori di carico. In ultima istanza cè anche il no a inglobare le controllate Fonsai (Finadin, Sai Holding e Fondiaria Sai Nl che detengono partecipazioni in Milano e Premafin) per annullare le azioni proprie.
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