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Unipol guarda a Bper-Sondrio e complica il dossier Mps

Chiesto alla Bce l'ok per salire al 20% della Popolare. Il mercato vede le nozze. E il Monte cade in Borsa

Unipol guarda a Bper-Sondrio e complica il dossier Mps

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La mossa di Unipol su Banca Popolare di Sondrio scuote il settore bancario italiano. Ieri, infatti, il gruppo assicurativo ha confermato con una nota «di aver avviato le attività propedeutiche all'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti Autorità di Vigilanza (italiane ed estere)» al fine di valutare «possibili futuri incrementi della partecipazione detenuta dal Gruppo Unipol in Banca Popolare di Sondrio».

Il gruppo presieduto da Carlo Cimbri ha già in mano una quota del 9,5% della Popolare di Sondrio e, come anticipato da un articolo di Repubblica, ha chiesto lo scorso luglio alla Banca centrale europea - sentita Bankitalia - di poter salire fino al 20 per cento. Una notizia che ha riacceso di colpo il risiko bancario dal momento che Unipol ha in pancia anche il 19,9% di Bper e questa mossa potrebbe preludere a una fusione tra i due istituti. La Borsa ha reagito con un effetto a catena: il titolo della Popolare di Sondrio si è impennato fino al +8,5% (per poi chiudere a +1,50%), mentre Bper e Monte dei Paschi hanno chiuso in rosso rispettivamente a -3,60% e -5,6 per cento. Quest'ultima è la peggiore del Ftse Mib, poiché Bper era considerata una potenziale partner e, qualora dovesse aggregarsi all'istituto guidato da Mario Alberto Pedranzini, per gli analisti uscirebbe di scena come interlocutore per la privatizzazione di Mps. Se così fosse il Tesoro (che ha il 64,2% di Rocca Salimbeni) potrebbe guardare solo a Banco Bpm (che continua a negare ogni interesse) o a un ritorno di fiamma di Unicredit, che tuttavia dovrebbe scucire un paio di miliardi per quello che nell'era Draghi avrebbe potuto prendere addirittura con una dote.

La comunità finanziaria ha pochi dubbi che una salita di Unipol nel capitale di Sondrio possa preludere a un'aggregazione con Bper: «La probabilità di questo scenario sono sempre state alte e con Unipol al 20% salgono ulteriormente anche se la tempistica sarà ancora dettata dal processo di ristrutturazione e della valutazione di Bper», rilevano gli esperti di Mediobanca. Bper, infatti, ha da poco aggregato Carige e il pacchetto di filiali da Ubi Banca. Le aspettative di una fusione «circolano da diverso tempo, in quanto» le due banche «hanno lo stesso partner assicurativo e azionista Unipol ma anche gli stessi partner nell'asset management e nel leasing, in aggiunta a una perfetta complementarietà di distribuzione geografica», afferma Kepler Cheuvreux. Tra UnipolSai e Popolare Sondrio, infatti, c'è un accordo di bancassicurazione che è stato rinnovato nel dicembre 2022 e scade a fine 2028.

E, anche senza fusione con Bper, il rafforzamento della presa sul capitale potrebbe anche essere una mossa difensiva per evitare che altri possano investire in un banca profittevole e con un azionariato molto frastagliato.

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