Banche

Unipol vede il terzo polo. "La Sondrio è strategica"

La bancassurance traina l'exploit della raccolta che è salita del 7,5%. Utili a quota 769 milioni

Unipol vede il terzo polo. "La Sondrio è strategica"

Ascolta ora: "Unipol vede il terzo polo. "La Sondrio è strategica""

Unipol vede il terzo polo. "La Sondrio è strategica"

00:00 / 00:00
100 %

«Bper e Popolare di Sondrio sono partner strategici e industriali molto importanti». Matteo Laterza, ad di UnipolSai e direttore generale di Unipol, ieri in conference call con gli analisti ha spiegato che i due istituti nei quali il gruppo bolognese detiene il 20% hanno una valenza che va al di là dell'aspetto finanziario. «Il fatto che nella bancassurance abbiamo ricavi positivi nel comparto Vita, in controtendenza rispetto al mercato, dimostra l'efficacia della partnership», ha aggiunto Laterza, rimarcando che «questo è il motivo per cui abbiamo investito nelle due banche, un investimento redditizio dal punto di vista finanziario ma anche commerciale perché contribuisce all'aumento dei premi». Dichiarazioni che mettono ancor più in chiaro come la compagine presieduta da Carlo Cimbri voglia giocare nel ruolo di pivot nell'eventualità che si possa configurare più realmente l'ipotesi di un terzo polo bancario. Un progetto che, tuttavia, non dovrebbe concretizzarsi prima della prossima primavera, quando il Tesoro dovrà in qualche misura preparare l'uscita da Mps mentre Bper sarà chiamata a rinnovare il proprio cda timonato dall'ad Piero Montani.

Per quanto riguarda la trimestrale, il gruppo Unipol ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 769 milioni, in flessione del 10% rispetto agli 854 milioni dello stesso periodo del 2022, sul quale si riflettevano componenti straordinarie positive per circa 275 milioni legate al consolidamento di Bper. La raccolta, si legge in una nota, è salita del 7,5% a 10,57 miliardi mentre il Solvency ratio, indicatore della solidità patrimoniale, è passato dal 200% di fine 2022 al 218 per cento.

Laterza ha poi specificato di non aspettarsi «una ulteriore iniezione di capitale significativa nel prossimo futuro» per Cronos, il veicolo partecipato pariteticamente con Generali, Allianz, Intesa e Poste con il quale sono state rilevate le attività di Eurovita. Ovviamente, ha precisato, tutto «dipenderà proprio dalla tendenza di riscatti della società».

Unipol, ha ricordato Laterza, ha investito «50 milioni di capitale» in Cronos e «il Solvency ratio si trova in una zona di confort; per il momento questo è un buon investimento».

Commenti