Economia

Verde, shopping e scorpori. Ecco le sfide di Eni, Enel & C.

Per Descalzi spin-off delle rinnovabili e Starace cerca una preda in Usa. Snam in gara per i gasdotti Aramco

Verde, shopping e scorpori.  Ecco le sfide di Eni, Enel & C.

Autunno bollente per il settore dell'energia. Tra Pnrr e transizione energetica, utility e società dell'oil and gas saranno i protagonisti di Piazza Affari. A tenere banco nei prossimi mesi saranno diverse operazioni chiave che passeranno soprattutto dallo shopping.

Per quanto riguarda il settore dell'oil and gas, Saipem - la società di servizio delle major petrolifere sta preparando il nuovo piano industriale resosi necessario, a detta del nuovo ad Francesco Caio, per «rivisitare la macchina operativa». Il piano dovrà dare la scossa al gruppo che ha iniziato il percorso verso la transizione verde, ma soffre della riduzione degli sviluppi connessi, e dell'effetto-Covid che ha aumentato i costi di vari progetti. Il nuovo piano verterà sulla semplificazione dei processi e spingerà alcune aree di business: le perforazione offshore in mare, per quanto riguarda il business tradizionale. Mentre sul fronte della transizione, Saipem sta costruendo impianti che producono metanolo o ammoniaca (energy carrier) e sta sviluppando tecnologie legate all'idrogeno verde. Il gruppo è poi partner strategico per il Net zero in Italia, ma nel nuovo piano punterà molto sul business delle infrastrutture sostenibili, a partire dalle infrastrutture per l'alta velocità ferroviaria. Saipem ha finora completato progetti di infrastrutture per un valore di circa 10 miliardi di dollari realizzando più di 1.000 chilometri di binario, 450 km di strade e oltre 40 chilometri di viadotti e ponti di varia natura.

L'ex «sorella» Eni continua a spingere sullo sviluppo verde e la sua missione a stretto giro sarà quella di rafforzare la divisione Eni Gas e Luce & Rinnovabili per poi quotarla in Borsa. In quest'ottica è probabile che nei prossimi mesi il gruppo guidato da Claudio Descalzi metta a segno nuove acquisizioni nel settore da far confluire nella newco, iter già percorso negli ultimi mesi.

Per quanto riguarda Snam, la società guidata da Marco Alverà è leader in Italia nello sviluppo dell'idrogeno e la primissima partita calda che la riguarda sarà la partita sui gasdotti di Aramco, colosso controllato dal governo saudita che ha messo in vendita il 49% della propria infrastruttura. Snam, già presente nel Paese come in Kuwait, è in corsa con altri big player con cui potrebbe presto allearsi per presentare un'offerta corposa.

In casa Enel, chiusa la partita Open Fiber, il gruppo cercherà di replicare questo profittevole modello anche all'estero ed è pronta a fare nuove acquisizioni in particolare negli Stati Uniti. «Negli Usa andiamo avanti con l'attività di scouting per M&A, dobbiamo trovare le offerte giuste. Ammetto che finora forse ci siamo focalizzati più sull'America Latina, area che ha richiesto molta attenzione», ha detto Francesco Starace, amministratore di Enel durante la conference call sul semestre. Italgas potrebbe poi chiudere l'acquisizione della greca Depa per la quale è in gara da oltre un anno.

Per quanto riguarda le utility, da A2a ad Hera passando per Iren e Acea c'è un forte impulso a sviluppare progetti verdi, dai rifiuti alla mobilità elettrica.

In particolare A2a metterà a punto nelle prossime settimane una newco con Ardian che coinvolgerà un ampio perimetro, dagli impianti di generazione ai clienti della multiuyility. A2a sta poi vendendo parte della propria rete gas. La multiutility partecipata dai comuni di Milano e Brescia si è posta ormai da tempo come uno dei protagonisti del percorso di transizione energetica e per questo sta ridisegnando la propria strategia. In quest'ottica, sta valutando la vendita degli asset di Unareti, escluse Milano e Brescia e alla finestra si starebbero posizionando big player come Italgas, 2i Rete Gas, ma anche altre utility.

Tra queste, Hera si concentrerà sullo sviluppo per linee esterne, per consolidare la leadership italiana nel trattamento dei rifiuti; stesso destino per Acea e per Iren che si concentreranno sullo sviluppo di business verdi in particolare quelli ambientali e legati alla mobilità.

Un filo comune legherà comunque lo sviluppo di tutti i gruppi comprese Italgas e Terna, ovvero la trasformazione digitale del business.

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