Maddalena Camera
Verizon, il maggior operatore mobile statunitense, ha comperato gli asset «core», ossia quelli legati al web, di Yahoo! per 4,83 miliardi di dollari in contanti. Si tratta di una mossa annunciata che permette a Verizon, combinando le attività web di Yahoo! con quelle di Aol, che ha comperato lo scorso anno per 4,4 miliardi di dollari, di cominciare a far seriamente concorrenza a Google e Facebook nella raccolta pubblicitaria in Internet. Un piatto da 69 miliardi di dollari a livello mondiale. Con la mossa, che mette insieme due «vecchie glorie» del web, Verizon, che ha 112 milioni di utenti mobili, si prepara a diventare il terzo player di Internet per numero di utenti dopo i due affermati colossi.
L'accordo è soggetto all'approvazione delle autorità di regolamentazione e degli azionisti di Yahoo! e sarà chiuso, secondo le previsioni, nel primo trimestre 2017. Fino alla chiusura Yahoo! continuerà a operare in modo indipendente. L'accordo include gli asset internet core, che confluiranno nella controllata di Verizon, Aol, e alcuni asset immobiliari. Non include comunque la liquidità di Yahoo!, la quota nel colosso cinese dell'e-commerce Alibaba, quella di Yahoo! Japan e il cosidetto «portafoglio Excalibur», ovvero quello che riguarda i brevetti non fondamentali.
Non include neppure alcuni investimenti minori e titoli convertibili che continueranno a essere detenuti dalla società fondata nel 1995 da due giovani studenti della Standford Universy, Jerry Yang e David Filo, facendola diventare la stella più brillante del web. Poi, nel 2002, è arrivata Google che, con il suo efficientissimo algoritmo come motore di ricerca, ha rimpiazzato Yahoo! nel pc degli utenti. L'unica operazione davvero azzeccata da quel momento in poi è stata la scommessa su Alibaba, il sito di e-commerce cinese. Il 15% in mano a Yahoo! vale infatti 30 miliardi di dollari. Ed è per questo che, alla chiusura dell'accordo, Yahoo!, dentro cui confluiranno solo gli asset non web, resterà quotata ma con un altro nome.
Ancora non è chiaro quale sarà il destino dell'ad Marissa Mayer. Si è detta pronta a restare ma, secondo gli osservatori, un incarico è improbabile. Ma il suo super-contratto la tutela: prevede il pagamento di una buonuscita di oltre 50 milioni di dollari se dovesse essere messa alla porta in seguito a un'eventuale vendita.
Quanto alla strategia messa in campo dalla società di tlc, l'ad Lowell McAdam ha spiegato che l'accordo, come quello con Aol servirà per rafforzare la strategia di connessione cross-screen per i clienti, grazie a una tecnologia che combina dati, contenuti e innovazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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