Maddalena Camera
Nell'era degli smartphone sempre connessi alla rete la sorpresa è dietro l'angolo. Questa potrebbe essere la sintesi del successo del nuovo gioco a realtà aumentata Pokemon Go che permette, a chi ha l'app, di cercare Pikachu e compagni per le vie della propria città. I primi a restare stupiti di tanta attenzione sono i creatori dell'app stessa, ossia Niantic società Usa partecipata ovviamente dalla nipponica Nintendo, che ben vent'anni fa aveva partorito la schiera di mostricciattoli animatori di console per ragazzini. I quali, cresciuti, non si sono lasciati sfuggire l'occasione di tornare alle origini. Il risultato, a livello di utenti, è stato dirompente. Il successo ha immediatamente trainato il titolo Nintendo che, in otto sessioni alla Borsa di Tokio, è salito del 120%.
Infatti, se l'app è gratuita, gli ammennicoli per giocare al meglio, (in-app), costano. E ci sono anche appendici di prodotto come un orologio che collegato al telefono permette di non perdere, camminando per strada, neppure un Pokemon. Oppure app che consentono di individuare il maggior numero possibile di animaletti e di diventare per questi ultimi il migliore degli allenatori, quando ci si ritrova in «palestra», ovviamente virtuale, che permette però ai collezionisti di mostricciattoli di incontrarsi realmente. Sull'onda del successo i numeri impazzano e non è facile distinguere tra realtà e leggenda. Per qualcuno Niantic, partecipata anche dall'immancabile Google, starebbe incassando 22mila euro ogni 5 minuti. E i guadagni si possono moltiplicare visto che numerose aziende hanno già chiesto di piazzare Pokemon in punti strategici dentro ai loro store. E tra i primi a tentare l'esperimento ci dovrebbe essere McDonald che già regala le nuove figurine della serie acquistando «Happy meal» di vario tipo. Negli Usa l'applicazione ha scalzato Whatsapp, Instagram, Snapchat e Messanger per tempo di permanenza: in media 43 minuti al giorno.
L'app è disponibile sia su Android che su Ios, ma Apple, come al solito guadagna di più avendo utenti più spendaccioni (o benestanti). I suoi guadagni tramite lo store per la vendita di app correlate si attesta su 1,6 milioni di dollari al giorno.
Attualmente il gioco dopo Usa, Autralia e Nuova Zelanda è disponibile in 26 paesi che dovrebbero presto diventare 200, ma non ancora in Giappone. Mentre in Cina c'è già una «copia» del gioco. Cosa che ha provocato una dura reazione da parte di Nintendo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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