Ecopass, arriva la deroga per medici e pm

Palazzo Marino potrebbe consentire a magistrati e pubblici ufficiali di viaggiare gratis nella ztl. Pass in vista anche per chi consegna pane fresco

Dopo commercianti e infermieri, è l’ora dei magistrati. Tentano di strappare la deroga all’Ecopass, e potrebbero farcela visto che con loro il Comune ha già avviato un tavolo tecnico, prima riunione venerdì scorso. Dopo i pm, dovrebbe toccare a medici di base e distributori di pane fresco: l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci apre uno spiraglio, «stiamo raccogliendo dati per valutare se e in che termini concedere i pass, ma in questi due casi non ci sono stati ancora incontri ufficiali con i rappresentanti». Per i magistrati insomma i tempi sono più stretti perché i tecnici da entrambe le parti stanno già lavorando concretamente all’ipotesi. Si tratta, comunque, delle «richieste più sensate» contenute nel pacco di lettere che l’assessore racconta di aver ricevuto da ogni ordine e grado tra dicembre e oggi. Quella firmata dai quattro presidenti di Procura, Tribunale, Corte d’appello e tribunale dei Minori, è arrivata a fine dicembre, fuori tempo massimo visto che l’avvio dell’Ecopass era praticamente alle porte. Con l’Unione del commercio la trattativa - anche se ha richiesto tempo e infine una seduta fiume di 9 ore per arrivare alla deroga per i veicoli commerciali che trasportano merci deperibili - era partita settimane prima del 2 gennaio.
I presidenti dei tribunali milanesi hanno scritto a Croci una lettera «molto garbata», in cui segnalano i disagi dei magistrati e pubblici ufficiali nello svolgere il lavoro quotidiano facendo i conti con l’Ecopass. L’assessore ha convocato un tavolo tecnico (a cui non ha ancora partecipato personalmente) ma ricorda che «a differenza delle domeniche a piedi, per il ticket abbiamo scelto di attenerci solo ai criteri della salute e della pubblica sicurezza. Gli uffici comunali stanno valutando se e in che misura il caso dei magistrati può rientrare nel secondo principio». Anche ai medici di base i tecnici hanno chiesto di fornire una serie di documentazioni, è una «fase di istruttoria, vedremo se porterà a un tavolo più tecnico e ad un accordo». Il problema, sollevato anche dal Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) che era arrivato a «minacciare» visite in strada, è che diversi dottori hanno uno studio fuori dalla Cerchia, ma pazienti domiciliati all’interno dell’area Ecopass. Si tratterebbe invece solo di inserire «un addendo all’accordo già firmato con l’Unione di commercio» l’eventuale estensione della deroga a chi trasporta merci deperibili anche «ai distributori di pane fresco», ma pure in questo caso «siamo solo alla fase di pre-istruttoria». Diversamente dai passaggi nelle corsie riservate o dalle domeniche ecologiche, ci tiene a ribadire Croci, per il pedaggio «non seguiamo il principio dell’interesse pubblico, altrimenti sarebbe sensato concedere la deroga anche alle Poste, Amsa, Aem ecc. Vogliamo andare verso un parco mezzi sempre più pulito, obiettivo che ha colto bene Poste italiane: sta sostituendo i vecchi veicoli con motori ecologici».
Le prime due settimane di Ecopass promettono bene. Autobus più veloci, in media, del 20 per cento, meno traffico e incidenti.

«In questi giorni i cittadini hanno visto una Milano possibile, che piace di più e fa guardare al ticket con meno scetticismo», ammette soddisfatto Croci. Non sarà più in discussione, è convinto, l’ipotesi se «andare avanti o meno, semmai come svilupparlo».

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