Ecopass, chi porta fiori e pesci non paga

Ecopass, chi porta fiori e  pesci non paga

Per la seconda volta in un mese Palazzo Marino si piega ai commercianti. Dopo l’accordo in Galleria che permette ai negozianti di cedere le licenze dei negozi, a fronte della minaccia della serrata il 7 dicembre, ieri i commercianti hanno incassato la seconda vittoria sul Comune: saranno esentati dal ticket. Non tutti, sia chiaro: potranno circolare liberamente solo ed esclusivamente i mezzi che trasportano merci deperibili. Camion frigo, mezzi certificati dalla Asl per il trasporto degli alimenti freschi, camioncini per il trasporto dei fiori, servizi catering e ristorazione che consegnano pasti caldi e cibi in generale. E che sono, inutile dirlo, i mezzi più inquinanti.
Ieri mattina si è svolto l’incontro tra l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Croci e i rappresentanti dell’Unione del Commercio con i rispettivi uffici tecnici per definire la tipologia di merci trasportate e i mezzi che avranno il via libera all’ingresso nella Cerchia dei Bastioni, un incontro preliminare che si dovrebbe concludere oggi dopo il mini censimento, effettuato dai tecnici, dei circa 500 mezzi adibiti al trasporto delle merci deperibili.
Soddisfatto l’assessore Croci: «Direi che abbiamo fatto un passo avanti, anche se dobbiamo attendere domani per la conclusione dell’accordo, dopo gli approfondimenti. Il Comune - sottolinea Croci - tiene particolarmente all’accordo per la libera circolazione delle merci, in particolare di quelle deperibili che rappresenta un servizio di pubblica utilità». Insomma che furgoni frigo e furgoncini saranno esentati dall’Ecopass (dalle tariffe più alte, per di più) è assodato, quello che rimane da definire è l’identificazione chiara e precisa dei mezzi esclusivamente dedicati al settore, magari tramite vetrofanie colorate che verranno assegnate dopo un attento controllo dei libretti di circolazione e un’autocertificazione. Nessun timore per il fallimento degli obiettivi del ticket con queste deroghe? «No - replica Croci - questa è stata fatta per evitare che, per risparmiare, i cibi vengano trasportati con mezzi non idonei, mettendo così a rischio l’integrità dei prodotti stessi».
Soddisfatti, ça va sans dire, i commercianti: «Siamo moderatamente ottimisti - risponde, senza sbilanciarsi Simonpaolo Buongiardino, portavoce dell’Unione del Commercio - la nostra preoccupazione adesso è che i criteri non siano a maglie troppo strette né troppo larghe.

Perché abbiamo chiesto le deroghe? Le consegne delle merci deperibili richiedono spostamenti frequenti e continui. Sarebbe un costo enorme per la categoria, che non ha a disposizione mezzi ecologici, nel senso che ci vorrà del tempo per adeguarsi».

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