Ecopass, la giunta finisce in zuffa

Fumata nera. Dopo due giorni di riunioni, i nodi su Ecopass non sono ancora stati sciolti: né quello sui commercianti né quello sui residenti. Tra assessori finisce in zuffa e per ora non è possibile trovare una quadra del cerchio. Ogni decisione è rinviata a venerdì. A quanto si è appreso l’impianto complessivo è stato accolto e condiviso dall’esecutivo di Palazzo Marino: tariffa di 5 euro nei giorni feriali per tutti i veicoli non ecologici e divieto di accesso al centro per i diesel euro 3. Sul tavolo c’è ancora la proposta dei 40 ingressi gratuiti all’anno (e successivo sconto a 2 euro a entrata) per chi abita in centro e, sul fronte delle categorie professionali, della libertà di parcheggio per i veicoli commerciali. Eppure su questi due terreni potrebbero ancora emergere aggiustamenti in corsa: dipende se a spuntarla da qui a venerdì sarà la linea del rigore propugnata dall’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran o quella più disposta alle aperture del suo collega alle Attività produttive Franco D’Alfonso. Intanto sul super Ecopass, il Pdl avvia la raccolta di firme: sia on line sia nei gazebo.

La Lega Nord avanza una proposta simile a quella di Sel e Federazione della Sinistra per chiedere una tariffazione progressiva in base alla cilindrata delle auto in ingresso nella Cerchia dei Bastioni. Il capogruppo del Carroccio in Consiglio Matteo Salvini ha annunciato la presentazione della diversa modulazione per la congestion charge in un ordine del giorno in aula.

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