"Ecopass, meglio se il sindaco cambia idea"

Maggioranza divisa dopo che De Corato ha annunciato l’intenzione del sindaco di eliminare le esenzioni. Il capogruppo Gallera: "Trattamento iniquo verso alcuni cittadini". Osnato: "Ragionare solo sugli euro 4"

Il destino di Ecopass rischia di venire stritolato dal muro contro muro. Difficile dire che l’avrà vinta, se la fronda ecologista, rappresentata dal sindaco e dal suo vice Riccardo De Corato, che ha annunciato l’intenzione di abolire le deroghe ai diesel, o quella «pro automobilisti». Certo è che la decisione non sarà così facile, anzi, con i partiti della maggioranza sono pronti a dare battaglia. In questi giorni, comunque, Ecopass dimostra il suo potere: quello di dividere da sempre il governo cittadino. Sullo sfondo la crisi e difficoltà economiche che sempre più milanesi si trovano ad affrontare, mentre pende come una spada di Damocle l’appuntamento con le Comunali del 2011: c’è chi punta a difendere le tasche dei cittadini, chi i voti del 2011, chi dare solo una prova di forza per mettere in difficoltà il sindaco.
La «lady di ferro» come venne soprannominata la Moratti quando riuscì a far approvare la delibera Ecopass nel 2008 minacciando addirittura di far cadere la giunta, è intenzionata a ottenere l’inasprimento del provvedimento antismog, eliminando appunto le deroghe per i diesel euro 4 e 5 senza filtro, su cui è prevista una verifica il 30 aprile. All’indomani della bocciatura del Tar sul ricorso contro le deroghe ai diesel euro 4 senza fap, presentato da Italia Nostra, Wwf e Genitori antimsog, il sindaco è ancora «più convinto della necessità di inasprire il provvedimento», spiega l’assessore alla Mobilità Riccardo de Corato. Il capogruppo dell Pdl, Giulio Gallera, da sempre contrario, si prepara a tagliare la testa al ticket: «Prima bisogna vedere i dati per capire se ha funzionato o meno fermo il principio che non deve essere visto come una tassa. Dobbiamo capire piuttosto come rilanciare le politiche ambientali e snellire il traffico, incrementando il servizio pubblico e il numero dei posti auto. Eliminare le deroghe significa penalizzare solo alcuni cittadini e così no va, allora - continua Gallera - giochiamo a carte scoperte e trasoformiamo Ecopass in una congestion charge (ovvero in un ticket di ingresso in città uguale per tutti».
«Ecopass è partito come una sperimentazione - aveva dichiarato due giorni fa il coordinatore regionale del Pdl, Guido Podestà -. Io dico: chapeau a chi si è messo in gioco cercando una soluzione diversa. Perché a non far niente sono capaci tutti, a trovare delle soluzioni che non sono facili in nessuna città del mondo c’è anche coraggio e ci si gioca la faccia. Di Ecopass valuteremo le conseguenze lo faremo non in modo aprioristico e preconcetto, ma valutando i risultati e le esperienze delle altre città europee». Anche all’interno del Pdl le posizioni sono diverse: il vicecapogruppo Michele Mardegan, ex An, si appassiona molto poco al tema: «I veri problemi sono altri non penso che sia necessario fare una battaglia su Ecopass, che andrebbe lasciato esattamente così com’è». C’è anche però una corrente tra gli ex An, pù possibilista sul tema: «Ecopass non ci ha mai entusiasmato e non ci interessa togliere le deroghe ai diesel euro 5 senza filtro - spiega Marco Osnato, vicecoordinatore cittadino del Pld - possiamo fare un ragionamento sulla abolizione delle deroghe ai diesel euro 4 senza filtro».
Ben diversa la posizione della Lega Nord, che da sempre conduce una battaglia sfrenata contro il ticket. Si presenteranno alla convention del Pdl il 3 maggio con una certezza: Ecopass è ormai superato. «Ribadiamo e ribadiremo - annuncia secco Matteo Salvini - che l’esperimento Ecopass è superato e ha fatto il suo corso. Cosa proponiamo in alternativa? La chiusura del centro storico».

Pasquale Salvatore, capogruppo dell’Udc a Palazzo Marino si presenterà all’appuntamento all’abbazia di Chiaravalle con una domanda: «Quanto incide sui livelli delle polveri sottili l’annullamento dell’esenzione per i diesel euro 4 e 5 senza fap? Più che chiudere il centro al traffico, che non mi pare una soluzione si dovrebbe ragionare sugli impianti di riscaldamento».

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