C'è voluto un parto di due mesi (era annunciata dal 3 maggio) ma due giorni fa è nata la Commissione Ecopass. Presieduta dal vicesindaco e assessore alla Mobilità Riccardo De Corato, si è insediata ufficialmente venerdì a Palazzo Marino con un obiettivo preciso: presentare al sindaco Letizia Moratti entro fine novembre le proposte per ridurre il traffico in centro e migliorare la qualità dell’aria in tutta la città. Soluzioni fondate su dati certi, e un esame analitico degli effetti prodotti in tre anni dal ticket. Il sindaco, così era stato deciso al tavolo con Pdl, Lega e Udc, condividerà con la maggioranza il rapporto scritto nei prossimi 4 mesi dai «saggi» e che sarà la base per decretare senza preconcetti, ma cifre alla mano, l’estensione o la morte di Ecopass e la strategia anti-traffico e smog da inserire nel programma elettorale del 2011. Commissione tecnica, ma a guida politica: siedono al tavolo - senza ricevere gettone - il presidente di Mm Lanfranco Senn indicato dalla stessa Moratti, il professore di Pianificazione dei trasporti Fabio Casiroli, l’ex numero uno dell’Agenzia per la mobilità e l’ambiente Gianpaolo Corda, in «quota» Pdl, come il professore di Fisica dell’Ambiente Antonio Ballarin Denti, il professore di Economia applicata del Politecnico Flavio Boscacci (segnalato dalla Lega), l’architetto Andrea Airoldi scelto dall’Udc. Al tavolo è rappresentata anche Atm con due ingegneri. «Valuteremo l’efficacia che Ecopass ha avuto sulla riduzione di traffico e smog a partire da un esame degli effetti generati fino ad oggi, per poi proseguire con una serie di riflessioni e valutazioni che daranno vita alle nostre proposte» è il metodo spiegato dai saggi.
Sul tavolo non solo il ticket ma le alternative a uno strumento che anche in maggioranza conta più nemici che supporter. I tecnici studieranno le ipotesi del centro chiuso al traffico, il road pricing, una revisione della pollution charge. «Tutte le opzioni saranno sotto esame - fa presente De Corato - anche perchè in commissione siedono esperti che hanno lavorato a Londra sul road pricing, la tassa per tutti, o hanno seguito altre esperienze in Italia e in Europa, quindi il loro contributo sarà utile per valutare se sono applicabili a Milano. Ovviamente partiremo dal sistema che c’è già da tre anni fa, valuteremo come farlo uscire dalla fase sperimentale. Ragioneremo su un’area più vasta, il centro inteso non solo come ztl Ecopass, e su un progetto di medio-lungo periodo: verrà scritto nel programma elettorale del prossimo sindaco».
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