«Ecopass? Da rivedere» Moratti lancia la sfida alla sua maggioranza

Alla vigilia delle vertice di maggioranza a Palazzo Marino, in cui si tornerà a discutere di Ecopass, delle deroghe ai diesel Euro 4 e 5 senza filtro e delle politiche ambientali in vista della candidatura alle comunali del 2011 dopo il nulla di fatto nel conclave del 3 maggio, Letizia Moratti mette le mani avanti. E manda un messaggio che suona come una sfida ai «suoi» partiti. Sgomberando il campo da dubbi e incertezze il sindaco ribadisce la sua posizione sulle deroghe ai diesel senza fap, «vanno ripensate» prima che il Tar si pronunci, al posto della stessa amministrazione che le ha concesse. Sulla decisione della maggioranza pende la spada di Damocle della sentenza del tribunale amministrativo, prevista per l’8 giugno, sul ricorso presentato dalle Mamme antismog: «Un conto sono le deroghe che sono già state concesse più volte e sono un sistema che va ripensato - spiega la Moratti - un altro è invece l’inizio di un percorso, che potrebbe già iniziare domani, per preparare il prossimo programma elettorale». Il pensiero del sindaco vola a quel secondo e ultimo avvertimento scritto arrivato dall’Unione europea che minaccia l’Italia di pesanti sanzioni per l’assenza di provvedimenti strutturali antismog all’origine di 49 giorni di superamento del livello di Pm10 consentito.
Ma il sindaco non si è limitata alle deroghe, la sfida che la Moratti lancia ai partiti si gioca sul referendum sul destino di Ecopass e delle possibile alternative. Se Ecopass fa parte del patto elettorale siglato e condiviso nel 2006, in vista del 2011 si può scrivere e concordare un nuovo programma elettorale. «Credo che ascoltare i cittadini per preparare il programma elettorale sia opportuno - ha detto con fermezza la lady di ferro -. Ecopass era stato studiato e condiviso dai partiti di maggioranza a seguito di una indagine molto approfondita che io avevo fatto insieme ai partiti nell’ascoltare i cittadini, e le priorità che i cittadini avevano segnalato erano state sicurezza, traffico e inquinamento. Rispetto a queste tre priorità avevamo steso e condiviso il programma elettorale. Adesso siamo in una fase in cui possiamo ascoltare nuovamente i cittadini, sulla base di ipotesi concrete che spieghino i benefici di eventuali diverse soluzioni. A mio avviso potremmo rifare questo percorso, perché credo che ascoltare i cittadini per preparare il programma elettorale sia opportuno».
Riguardo a soluzioni alternative a Ecopass, Moratti ha chiarito di non avere «ipotesi preferite, sarebbe sbagliato per parte mia. Credo che una consultazione sia opportuna e che debbano essere analizzate diverse proposte. Poi c’è una maggioranza con me che decide, e sarà il vertice di maggioranza che stabilirà le modalità attraverso le quali progettare i nuovi passi per dare risposte concrete e positive nei confronti della lotta all’inquinamento e alla riduzione del traffico. Io sono aperta a tutte le soluzioni». Per la Moratti «potrebbero essere dei tecnici a studiare delle soluzioni. Lo vedremo nel vertice di maggioranza. Io sono fiduciosa: come era stata trovata l’altra volta una sintesi, che nasceva dall’ascolto dei cittadini, sono certa che si arriverà a una sintesi anche questa volta».
Tre le ipotesi sul tappeto - centro storico chiuso al traffico, targhe alterne o congestion charge - su cui il sindaco ha assicurato di avere parlato anche con la Lega, che da giorni ripete che l’esperimento Ecopass può dirsi concluso. «Il referendum? Difficile che il Carroccio sia contrario - conclude il sindaco - furono loro a proporlo».
Critica l’opposizione che accusa il sindaco di «avere le idee confuse.

Il sindaco parla dell’utilità di una consultazione tra i cittadini sulle misure della lotta al traffico - attacca Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd - mentre il centrodestra ha bocciato in consiglio comunale una nostra proposta per consultare i cittadini sulle misure riguardanti la lotta al traffico, giusto quindici giorni fa».

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