Ecopass, stangata per tutti Con le nuove regole pagano altre 40mila auto

Non si sa ancora se costerà cinque euro o di più. Non si sa ancora se sarà in vigore anche il sabato o no. Ma è certo che rispetto ad ora il nuovo Ecopass colpirà 40mila nuovi automobilisti. Ogni giorno. Già, perché a pagare saranno anche i veicoli Euro 5 di nuovissima generazione, i gpl, le auto a metano e gli Euro 4 diesel e benzina (anche quelli dotati di filtro anti smog). Una notizia che manda su tutte le furie quelli (e non sono pochi) che negli ultimi due anni hanno cambiato auto per passare a un motore più pulito e per salvarsi da tasse e divieti anti smog. Ecco, quel motore da gennaio non sarà abbastanza pulito da poter entrare gratis in centro.
Lasciando da parte gli Euro 5 (in circolazione ce ne sono ancora pochi), si calcola che sono circa 10mila i veicoli di «classe due», e cioè la categoria che fino ad oggi risulta tra le meno inquinanti. Il dato emerge analizzando le tabelle degli accessi al centro rilevati dalle telecamere. Si tratta dell’8 per cento di tutte le auto che sono entrare nella zona Ecopass ogni giorno. Di conseguenza, prendendo in considerazione l’interno parco auto (500mila auto), è facile immaginare che saranno 40mila in più le persone che pagheranno il super Ecopass.
Finora le uniche auto che si salvano solo quelle elettriche. Meno di duemila quelle in circolazione. Ma anche per loro l’accesso gratuito in centro non è assicurato al 100 per cento in futuro. A Stoccolma infatti, dopo due anni di congestion charge, hanno cominciato a pagare anche i veicoli «con la ricarica». E se è vero che Milano sta seguendo l’esempio delle capitali europee, allora non c’è da stare tranquilli nemmeno se si pensa di acquistare un’auto ecologica. «Per ora - sostiene l’ex assessore Edoardo Croci, padre di Ecopass versione prima - è bene spingere per la loro diffusione. Ovviamente lo sviluppo dell’auto elettrica non sarà rapidissimo, ma piano piano seguiremo la linea di Roma, New York, Parigi». Un altro discorso è trasformare Ecopass da tassa anti inquinamento a tassa anti traffico: allora nessuno sarà immune, nemmeno le auto elettriche.
Le trattative sono ancora in corso e nei prossimi mesi si deciderà chi far pagare e chi no: il margine di speranza tuttavia è molto ridotto. Già, perché l’unica categoria a potersi salvare dalla stangata Ecopass è quella degli Euro 5. Gli Euro 4 non avranno scampo. Nemmeno quelli che sono ancora in attesa del filtro antiparticolato per ridurre le emissioni. Il clima è teso anche nelle concessionarie d’auto di Milano e provincia. Il nuovo provvedimento firmato Pisapia infatti potrebbe portare a un rallentamento delle vendite delle auto di ultimissima generazione. E proprio non ci vuole in un momento critico come questo. Da ieri i venditori di auto devono già fare i conti con la nuova Iva: Poi c’è l’Ipt, l’imposta dovuta all’ufficio provinciale Aci. Aggiungiamoci il caro benzina e il calo delle vendite dovuto allo spauracchio di Ecopass: il danno sui bilanci è presto fatto.

«Tanti di noi - spiegano in una concessionaria di viale Certosa - temono che la ripresa sarà ancora più lontana. Con provvedimenti così la gente non è più stimolata a cambiare l’auto: chi ha una vettura nuova paga come un vecchio diesel».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica