Dopo aver coinvolto i suoi predecessori Enrico Letta, Antonio Marzano, Claudio Scajola, Luigi Bersani e Paolo Romani, il dossier Edison atterra anche sulla scrivania del neo ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera. Un percorso più che decennale, fatto di alti e bassi nei rapporti con i francesi di Edf, e che ora coinvolge anche lex numero uno di Intesa Sanpaolo, chiamato in causa dai vertici di A2A nel corso di un incontro tenutosi ieri e organizzato proprio per chiedere un supporto governativo nel complesso negoziato con i francesi.
Un incontro che ha visto dirigenti e azionisti della multiutility al gran completo. A discutere con Passera del futuro di Edison e dei rischi nel negoziato per Delmi, la holding dei soci italiani di Foro Buonaparte, cerano tutti i vertici, a partire dal presidente del consiglio di gestione, Giuliano Zuccoli. Ma anche i sindaci di Milano e Brescia, principali azionisti di A2A, Giuliano Pisapia e Adriano Paroli, nonchè gli assessori al bilancio dei due comuni, Bruno Tabacci e Fausto di Mezza. I soci italiani tornano dunque a chiedere un aiuto al governo a poco più di venti giorni dalla scadenza dei patti di sindacato, rinnovato per ben quattro volte, con grande irritazione di Edf, proprio per lintervento del governo italiano che - con gli ex ministri Giulio Tremonti e Paolo Romani - in due occasioni aveva imposto una proroga degli accordi parasociali.
In occasione dellultimo rinvio dei patti Zuccoli aveva assicurato che Delmi non puntava a far tornare in gioco il governo. «Non ci stiamo pensando», aveva detto.
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