da Milano
Fatturato, utili e dividendo in crescita, ma Borsa perplessa che prima castiga (con un calo di oltre il 2%), poi quasi assolve i risultati Edison del 2006 (meno 0,88%): i ricavi sono saliti del 28,6% a 8.523 milioni, lutile netto del 29,8% a 654 milioni. Questo permetterà un dividendo 0,048 euro (più 26 per cento).
Ma soprattutto permetterà la svolta preannunciata dallamministratore delegato Umberto Quadrino: nel 2007 verrà completato il programma di sviluppo nel settore dellelettricità per puntare di più sul gas e sullespansione allestero, Grecia e Balcani in prima fila. Questanno, infatti, dovrebbe essere raggiunta con due nuove centrali la quota del 17% della potenza elettrica installata in Italia. E sempre sullelettrico verrà spinta maggiormente la produzione di energia verde.
La partita più importante verrà però giocata nel gas: Edison vuole infatti svincolarsi dallEni per le forniture e arrivare ad acquistare direttamente il metano di cui ha bisogno. E lo farà con tre passi, già annunciati: il terminale di Rovigo, che dovrebbe entrare in funzione nel 2008, e la costruzione (assieme a partner) dei gasdotti Galsi (dallAlgeria) e Igi (dalla Grecia) che dovrebbero diventare operativi nel 2011. «Siamo alla vigilia del salto - ha detto Quadrino - nel 2012 Edison dovrebbe arrivare a poter fornire 22 miliardi di metri cubi di gas allanno. Nel frattempo vogliamo costituire nuove capacità di stoccaggio per far fronte alle punte della domanda».
Infine la «nuova frontiera»: Grecia, Macedonia e Turchia. «Il primo obiettivo sarà la Grecia che si sta aprendo alla concorrenza con un ritardo di qualche anno rispetto a quanto ha fatto lItalia. Ci sono delle gare in corso e stiamo valutando uneventuale partecipazione - ha detto Quadrino - tutta larea dei Balcani permette interessanti iniziative nel campo delle rinnovabili».
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