Primo trimestre in «rosso» per Edison. Una perdita da 20 milioni che contrasta con lutile di 67 realizzato nello stesso periodo del 2010: così, nonostante i ricavi siano saliti dell8,2%, sfiorando i tre miliardi, lEbitda è in calo del 43 per cento. A pesare sui conti è la scarsa redditività del gas, che ha diverse cause, non ultima il calo della domanda dovuto a un inverno particolarmente mite. Ma il problema più complesso è legato ai contratti di lungo termine, che prevedono un prezzo ormai troppo alto rispetto a quello di mercato e devono essere rinegoziati. Edison ha avviato arbitrati sui contratti di fornitura a lungo termine take or pay con Eni, Qatar e Gazprom. «Sono procedure lunghe che si svolgono con i tempi conosciuti ma questo non significa che non si parla su altri tavoli» ha detto agli analisti il chief operating officer Pierre Vergerio.
La società confida che, una volta conclusi i negoziati, non solo saranno ricostituita una «ragionevole redditività» per il futuro, ma le verranno anche restituiti i mancati margini relativi agli esercizi dal 2009 in poi: nellimmediato, però, la riduzione di redditività è destinata a proseguire. Lobiettivo di Edison per il 2011 è di chiudere lanno con un debito «intorno ai 3,9 miliardi», ha detto il direttore finanziario Marco Andreasi. Non è intervenuto, invece, il nuovo amministratore delegato, Bruno Lescoeur, al suo debutto ufficiale accanto al presidente Giuliano Zuccoli. La trimestrale era già scritta ancor prima del suo insediamento, e gli analisti non lhanno interpellato. Per conoscere le sue nuove strategie bisognerà quindi attendere: forse addirittura settembre, quando scadranno i patti fra i soci e si farà chiarezza sul nuovo assetto azionario del secondo produttore italiano di energia elettrica, controllato dal colosso francese Edf e dallex municipalizzata A2A.
Intanto, la società ricorda i 600 milioni di investimenti previsti per il 2011: tra gli obiettivi più importanti, il rafforzamento dellattività di esplorazione, produzione e stoccaggio degli idrocarburi.
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