Edison scenderà in Aem prima del lancio dellOpa Scontro tra Edf e banche
16 Luglio 2005 - 00:00da Milano
Edison dovrà ridurre la sua partecipazione nel capitale di Aem Milano, dal 5,1% attuale a meno del 2%, per adeguarsi alle norme italiane in materia di partecipazioni incrociate, prima del lancio dellOpa sul flottante della società di Foro Buonaparte da parte di Transalpina di energia, il veicolo controllato pariteticamente dalla francese Edf e Aem Milano. Ma intanto tra il gruppo francese e le banche azioniste di Italenergia scoppia un contenzioso sui warrant relativi allaumento di capitale Edison del 2002, che darebbero a Edf la possibilità di salire direttamente oltre il 5% in Foro Buonaparte. È quanto, riporta lagenzia Radiocor, emerge dai documenti presentati da Edf alle autorità francesi per la quotazione in Borsa.
Innanzitutto la quota Aem: «Il consiglio di amministrazione di Edison - si legge nei documenti - ha già autorizzato la cessione delle azioni di Aem Milano che sarà effettuata prima del lancio dellofferta pubblica» prevista nel prossimo mese di settembre. Ovviamente lOpa dovrà ottenere lapprovazione dellAntitrust europea: se lUe darà il consenso alloperazione, le offerte pubbliche di acquisto potranno essere lanciate nel settembre prossimo, con le regole di consegna dellofferta nel successivo mese di ottobre 2005.
Più complessa la questione dei warrant: Edf avrà in Edison una quota diretta del 5,16%, sommando la partecipazione già nota (2,3%) al 2,9% detenuto dalle banche italiane che hanno esercitato nei mesi scorsi unopzione di vendita nei confronti del gruppo francese. Le banche (non specificate nel documento) tuttavia contestano in sede arbitrale che lopzione di vendita riguardi anche i 123 milioni di warrant sottoscritti con laumento di capitale del 2002. Includendo i titoli contestati, Edf indica in 218 milioni i warrant Edison di cui dispone.
La quota diretta di Edf in Edison, tuttavia, secondo il documento non mette in pericolo gli assetti paritetici di governance in Edison.