
"Ebbene sì, quel che era inaspettato è accaduto, Giù la Maschera è stata cancellata dal palinsesto di Rai Radio 1". A comunicarlo in un video pubblicato sui social è proprio il giornalista ed ex presidente Rai Marcello Foa che ha descritto il programma come "libero e indipendente. Evidentemente troppo libero e troppo indipendente".
Foa si è detto "ovviamente molto colpito e amareggiato per quel che è accaduto". E ha aggiunto: "È un programma che ho ideato due anni fa e che ho condotto avendo al mio fianco tre giornalisti, intellettuali di grandissimo spessore come Peter Gomez, Alessandra Ghisleri e Giorgio Gandola e all'inizio anche Luca Ricolfi". Un programma che, secondo Foa, aveva uno scopo "bello, di autentico servizio pubblico" durante il quale si affrontava un solo tema "mettendo a confronto diverse persone che avevano opinioni completamente diverse su quell'argomento, e cercando di essere intellettualmente coraggiosi, dunque - spiega il conduttore - affrontare con il giusto tono di voce anche argomenti che altri canali e altri media non affrontavano". Questo, sempre secondo Foa, ha determinato il successo del programma che un anno fa Rai Radio 1 aveva addirittura potenziato. Oggi invece il programma sparisce dai palinsesti di. Perché? È molto semplice: è cambiato il direttore di Rai Radio 1 e come sempre accade in queste circostanze in Rai i partiti politici hanno messo la loro voce per cercare di influenzare i palinsesti. Non è un mistero, è così da tanti anni. Quel che però è accaduto è abbastanza sconcertante".
Foa denuncia il fatto di non essere stato informato personalmente di questa decisione dal nuovo direttore di Radio 1 Nicola Rao con il quale aveva avuto un colloquio a fine giugno. "Mi ha detto 'ti faccio sapere' entro 10-15 giorni. Dopo di che c'è stato il silenzio e adesso poi ho saputo attraverso dei rumors che la trasmissione era tolta ma l'avevo già anche capito perché chiaramente se no ti fai più vivo ovviamente", ha detto il giornalista intervistato da Lapresse. "Se penso che ci sia di mezzo una questione politica? Beh diciamo così, la trasmissione anche per la scelta dei miei collaboratori era molto equilibrata e molto indipendente", ha aggiunto Foa, che poi ha sottolineato: "Abbiamo trattato tutti i temi sempre con molto equilibrio ma con molta libertà. Evidentemente un'altra trasmissione di questo tipo non interessava".
Foa 'discolpa' l'amministratore delegato Giampaolo Rossi che conosce sin dai tempi in cui ha ricoperto il ruolo di presidente Rai perché "poi alla fine la decisione spetta alla direzione e questa è stata". E il giornalista punta di nuovo il dito contro il nuovo direttore: "Non mi è stata comunicata ufficialmente, anche questo è stato un affronto, nessuno ha alzato il telefono per dirmi, 'mi dispiace Marcello, per questa e questa ragione 'tu sei fuori'. Nessuno l'ha fatto e questo è un comportamento davvero che si commenta da solo". E ancora: "Per educazione non lo fai con nessuno, nei confronti di un ex presidente magari è anche irrispettoso".
Sul suo futuro, Foa ha "Ovviamente mi creerò degli spazi, però tutto avviene adesso, d'altro canto se me l'avessero detto a febbraio-marzo o anche a maggio sarebbe stato meglio. Mi troverò degli spazi per poter continuare a dire la mia. In che modo lo farò sapere al momento giusto".
Per quanto riguarda, invece, il suo futuro nella tv pubblica ha concluso: "Se la porta in Rai è definitivamente chiusa? Non lo so, questo dipende dalla Rai, il comportamento che ha tenuto nei miei confronti è veramente molto scorretto dal punto di vista dell'etica e del rapporto. Il mio stile non è quello di fare le polemiche brutali, non le faccio mai, i fatti però sono eloquenti, se la Rai ha piacere di fare un gesto, che mi chiami. Se non ha piacere pazienza, la vita va avanti".