da Roma
Il superbonus, cioè lincentivo economico istituito dal governo per far rimanere al lavoro i pensionandi danzianità, ha avuto lanno scorso un effetto benefico per le casse dellInps. Le richieste di pensioni danzianità, annuncia il presidente dellistituto Gian Paolo Sassi, sono diminuite del 36% rispetto al 2004. Questo ha comportato per lInps un risparmio calcolabile fra i 750 e gli 800 milioni di euro. Complessivamente le pensioni anticipate (quelle danzianità, appunto) liquidate dallIstituto nel 2005 sono ammontate a 132.660 contro le 207.263 dellanno precedente.
La cifra di 750-800 milioni di risparmio è stata calcolata in modo prudenziale, spiega Sassi, tenendo conto che almeno la metà di coloro che hanno richiesto il superbonus (circa 50mila persone) avrebbe abbandonato il lavoro in assenza di questo incentivo, che consente allinteressato di ricevere in busta paga lequivalente dei contributi previdenziali. È chiaro che se il superbonus avesse convinto il 90% degli interessati a restare in attività, il risparmio sarebbe stato ben più elevato, superiore a 1,3 miliardi di euro.
Leffetto superbonus sta proseguendo anche nellanno in corso. In gennaio, lInps ha liquidato 40.215 pensioni danzianità, contro le 67.610 del gennaio 2005. Tuttavia, secondo il presidente dellInps, limpatto della misura sarà inferiore a quello del 2005 in quanto il 2006 prevede quattro finestre duscita, e si avvicina inoltre la scadenza psicologica dello «scalone» introdotto dalla riforma Maroni per i pensionamenti anticipati.
La relazione sulla gestione di cassa, approvata dal Consiglio damministrazione Inps, evidenzia alcune cifre positive. A fine 2005, lapporto dello Stato allistituto previdenziale si fermerà, riferisce Sassi, a 67 miliardi e 776 milioni di euro contro i 68 miliardi e 900 milioni preventivati.
Sempre lanno scorso, lInps ha riscosso contributi per 112 miliardi e 659 milioni (+ 5% rispetto al consuntivo 2004) ed ha effettuato prestazioni per 10 miliardi e 436 milioni di euro.
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