Effetto vacanze sull’inflazione ferma al 2,2%

da Milano

Il caro-vita non scende. Complici i prodotti energetici, il comparto alimentare e l'andamento stagionale di alcune voci legate alle vacanze, l'indice che misura l'inflazione resta ancorato ad agosto al 2,2%, lo stesso di luglio, mentre su base mensile la variazione è stata del più 0,2%. E ora le associazioni consumatori temono che in autunno i prezzi riprendano a correre. Un’azione di contenimento viene dai servizi sanitari (-0,2% tendenziale) e dalle comunicazioni (-4,1%), con i prezzi dei medicinali in calo del 3,9% annuo e quelli degli apparecchi telefonici del 16,7%. Ribassi che non compensano, però, altri valori e prima di tutto la corsa dei prodotti energetici: escludendo questa voce, infatti, il tasso di inflazione sarebbe dell'1,6%. L’incremento della bolletta energetica resta molto alto, con un balzo del 10,5% su base annua. Più in dettaglio, la benzina verde è aumentata del 10,4% su agosto 2005, mentre più lenta appare la dinamica del gasolio (+5,9%). Anche gli alimentari accelerano. Spiccano gli olii e i grassi (+13,7% tendenziale).

Ma anche carne e pesce sono in rialzo (rispettivamente +3% e +4,2%, pesce fresco +5,2%). Brutte sorprese anche per i vacanzieri. In base alle stime dei tecnici Istat, in un anno i prezzi degli stabilimenti balneari sono saliti dell’11,3%, quelli dei pacchetti vacanza del 3% e quelli dei campeggi del 10,8%.

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