Efficace nella cura della fibrillazione atriale una metodica innovativa basata sul freddo

Il trattamento non farmacologico delle aritmie fa straordinari passi avanti. Ora una innovativa metodica che utilizza il freddo, già sperimentata in oltre 500 pazienti, sembrerebbe rendere più rapido e sicuro l'intervento mininvasivo di ablazione transcatetere, per la cura della fibrillazione atriale. L'aritmia cardiaca più comune nei soggetti maturi e anziani, può essere causa di scompenso cardiaco e ictus cerebrale: circa 500mila le persone colpite in Italia da questa patologia (per lo più dopo i 70 anni di età, in una percentuale che varia tra il 5 e l'8 per cento). 60mila i nuovi casi registrati ogni anno nel Paese.
«Rispetto alla tecnica di ablazione tradizionale con radiofrequenza, applicata oggi in Italia a circa 5mila pazienti all'anno, che presenta diversi problemi legati alla complessità della procedura ed alle possibili complicanze tromboemboliche, questa nuova procedura si prospetta più semplice, sicura e potenzialmente altrettanto efficace almeno nelle forme di fibrillazione atriale parossistica (cioè intermittente)», spiega il dottor Pietro Delise, primario di cardiologia all'ospedale civile di Conegliano Veneto.«L'intervento consiste nell'introdurre per via venosa un catetere a palloncino, all'interno delle vene polmonari. Il palloncino viene poi gonfiato dentro ogni vena polmonare e raffreddato a meno 50-60 gradi per dieci minuti. Ne deriva un isolamento elettrico della vena, si produce una sorta di ibernazione dell'area malata e la fibrillazione scompare». Avanzamenti straordinari, resi possibili da una costante ricerca e da una tecnologia sempre più innovativa. «I cateteri che abbiamo a disposizione oggi sono sempre più morbidi e sempre meno invasivi. In sostanza ci permettono di raggiungere meglio i siti da trattare», spiega Pietro Delise.
La nuova metodica, come del resto quella che si basa sulla radiofrequenza, è stata messa a punto in Germania negli anni '80, dove è stata sperimentata positivamente per due anni, su oltre 500 pazienti. In Italia, all'ospedale di Conegliano, il dottor Delise, sei mesi fa, ha applicato questa metodica su cinque pazienti con fibrillazione atriale. La sua esperienza cardiologica è ultraventennale.

In Germania si è perfezionato nelle cure ablative delle aritmie; ricca la sua pubblicistica, sempre in tema aritmologico). A lui il primato di aver applicato per primo, negli anni ’90 , anche la tecnica basata sulla radiofrequenza.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica