«El País» Le tre bugie di Mauro sul caso Boffo

Ed ecco l’Italia di Berlusconi vista da Ezio Mauro e raccontata a «El País». Titolo dell’intervista al direttore di «Repubblica»: «Berlusconi usa i suoi media per tappare la bocca ai suoi nemici». Contenuto: dal premier una strategia di prepotenza mediatica per avvertire la Chiesa e i direttori degli altri giornali. D’effetto. Peccato che Mauro rivisiti la realtà. Dino Boffo? Vittima di un «documento anonimo presentato come allegato ad atti giudiziari per accusarlo di omosessualità». Due falsi in tre righe: la nota informativa non era stata presentata come atto giudiziario, e «il Giornale» ha pubblicato una sentenza di condanna per molestie, certo non per omosessualità.

Quanto a Vittorio Feltri, per Mauro al «Giornale» è arrivato perché il suo predecessore, Mario Giordano, «si era rifiutato di frugare sotto le coperte dei direttori e degli editori di altri giornali». E il frugare di «Repubblica» sotto le coperte del premier? Che c’entra: «La nostra inchiesta nasce da una denuncia pubblica della moglie di Berlusconi». Su Patrizia D’Addario neppure una parola.

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