Elefanti in piazza per ragioni sindacali

Paese che vai, sciopero che trovi. Decine di elefanti con i loro addestratori hanno bloccato ieri le strade di un famoso parco naturale nel sud del Nepal per chiedere un aumento di salario.
Lo riferisce l’agenzia di stampa indiana Ians.
La singolare dimostrazione, sostenuta dal partito maoista, è avvenuta a Sauraha, nei pressi della riserva di Chitwan, popolare meta turistica e famosa per i safari con gli elefanti.
I «mahout» hanno formato un blocco stradale impedendo l’accesso alle jeep dei visitatori. Secondo Sukh Bahadur Kumar, presidente della Nepal Mahout Association, i «conduttori» degli animali chiedono un migliore trattamento economico agli albergatori per cui lavorano, che comprende un aumento salariale, ferie pagate, una polizza assicurativa e anche nuove uniformi.
I pachidermi sono una importante risorsa per questa regione dove ogni anno, dal l982, si tiene un torneo internazionale di polo su elefante che sì è concluso sabato scorso con la vittoria di un team svizzero.
Chi è stato nel lontano paese orientale si sarà reso conto che l’elefante costituisce un’importante attrazione turistica, oltre a costituire in alcuni casi un vero e proprio mezzo di trasporto. I «mahout» – così si chiamano coloro che dal capo dell’elefante ne guidano il percorso – hanno deciso di fare leva proprio sull’importanza di questo animale per fare pressione sulle autorità. Siamo in Nepal e, precisamente, a Sauraha, nei cui pressi sorge la famosa meta turistica della riserva di Chitwan.


Nulla di simile, dunque, allo sciopero dei trasporti che periodicamente viene organizzando nel nostro Paese, ma se certo i turisti sono indirizzati verso il parco nazionale di Chitwan il rischio è quello di vanificare – o quasi – un viaggio di decine di migliaia di chilometri. L’alternativa? Armatevi di tanto coraggio, e sopratutto di spirito, e con uno sherpa visitate l’Himalaya.

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