Augusto Pozzoli
Le lezioni sono riprese per oltre 500mila alunni di Milano e provincia, ma, soprattutto alle elementari, mancano ancora molti insegnanti. Presso gli uffici del Csa (lex provveditorato) di via Ripamonti ancora ieri mattina sono state convocate 250 maestre a cui conferire un incarico a tempo determinato per coprire i posti ancora vuoti: in tutto sono almeno 800. Il responsabile del Csa Antonio Zenga assicura comunque che si potrà sistemare la situazione entro mercoledì. In queste condizioni si trovano i dirigenti scolastici che a loro volta devono sostituire i docenti in aspettativa per salute o comunque coprire i posti di loro competenza. Impossibile fare un calcolo complessivo di questi incarichi. «Coprire questi posti commenta Gianni Gandola, responsabile milanese dellAndis, lassociazione dei dirigenti scolastici è una fatica di Sisifo: interpelliamo i primi aspiranti supplenti delle nostre graduatorie, ma tutti rinunciano, perché sono in attesa di un incarico del Csa. I tempi per effettuare le operazioni, dunque, si complicano, oltretutto col rischio di dover dare degli incarichi che poi devono essere rifatti per assegnarli a chi ne ha diritto». Ma nelle elementari la difficoltà più diffusa è quella dei «tempi pieni» zoppi. Ci sono infatti 150 scuole a cui manca un insegnante, e con lorganico autorizzato devono garantire a tutte le classi 40 ore di attività didattica settimanali. «Il ministero ha assegnato alla scuola milanese un centinaio di posti in più rispetto a quelli previsti continua Gianni Gandola . Le risorse però non sono sufficienti per garantire due insegnanti per classe. E dove questa garanzia non cè, il tempo pieno non è più quello che abbiamo sempre avuto a Milano. Mi fa arrabbiare lidea che in molte parti dItalia ci sono tre insegnanti per fare scuola solo al mattino, e non ne abbiamo abbastanza per offrire ai genitori un servizio anche di pomeriggio allaltezza della nostra tradizione».
Alle medie e alle superiori, invece, la situazione sembra ormai quasi del tutto in regola: manca soltanto la nomina di un centinaio di docenti che dovranno coprire degli spezzoni di cattedra. Ancora una volta, dunque, la piaga dei precari complica a Milano e provincia lavvio dellanno scolastico. E non solo per quel che riguarda i docenti. Ieri mattina i funzionari del Csa hanno assegnato tutte le reggenze, ossia hanno scelto i dirigenti scolastici che oltre alla loro scuola, dovranno gestirne unaltra priva di responsabile.
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